Le hanno lasciato il nome, “Mimi”, che le avevano dato i suoi padroni siriani con cui era riuscita a sfuggire alla guerra in Siria e alla crudeltà dei trafficanti di esseri umani arrivando ad Augusta, quattro anni fa, e balzando agli onori della cronaca anche nazionale per essere la prima gatta migrante imbarcata su una delle tante carrette del mare.
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