Il personale di polizia penitenziaria che lavora del reparto colloqui della casa di reclusione di Augusta è “costretto a lavorare in luoghi di lavoro dove non ci sono le più basilari norme sulla sicurezza” e sarebbe stato oggetto di un accanimento “anomalo” da parte della direzione che, con un ordine di servizio, ha organizzato turni, orari e posti di servizio
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