È ancora chiusa e immersa nella vegetazione selvaggia l’area archeologica di Megara Iblea che, tra l’altro, si trova in piena zona industriale. Sarebbe ancora più pericoloso, infatti, l’eventuale scoppio di un incendio facilitato, con l’arrivo del caldo, dalla folta vegetazione che circonda gli scavi dell’ex colonia greca. A segnalarlo è un augustano, Carmelo Patanè, che nei giorni scorsi voleva fare
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