C’è anche il terzo istituto comprensivo Todaro tra le scuole della provincia che potrebbero perdere l’autonomia ed essere accorpate ad altre istituzioni scolastiche cittadine. La scuola della Borgata è, infatti, tra le dieci – sette comprensivi e tre superiori tra Siracusa, Pachino, Lentini, Rosolini e Floridia – inserite nell’elenco approvato dalla conferenza scolastica provinciale di Siracusa che intende cosi dare corso al piano di dimensionamento degli istituti dei Comuni del siracusano, in attuazione dell’omonima riforma prevista dal Pnrr e dei nuovi criteri sulle istituzioni scolastiche, che hanno innalzato a 900 il numero di alunni per istituto per mantenere l’autonomia.
E una petizione è stata intanto promossa un paio di giorni fa sul web per chiedere un intervento urgente e tempestivo delle autorità, negli opportuni tavoli tecnici, per la salvaguardia della comunità scolastica: “La nostra comunità educante sta attualmente vivendo un momento di forte amarezza a causa della proposta di smembramento da parte della conferenza provinciale per l’istruzione – si legge -. Questo è un attacco a tutto il territorio augustano che rischia di veder scomparire il terzo istituto comprensivo Salvatore Todaro, una scuola storica che gode di ottima salute e che si spende quotidianamente per tutelare i giovani e preservarli dalla dispersione scolastica. Chiediamo, con la presente Facciamo sentire forte la nostra voce affinché venga tutelata l’identità e l’integrità della nostra scuola”.
Sulla vicenda il sindaco Giuseppe Di Mare nei giorni scorsi, insieme all’assessore alla Pubblica istruzione Biagio Tribulato e alla dirigente reggente Agata Sortino, ha incontrato i genitori e i docenti della scuola “Abbiamo ribadito la nostra contrarietà al piano di dimensionamento scolastico propostoci, che mortifica la provincia di Siracusa. –ha detto- Per noi il dimensionamento di 10 scuole in provincia di Siracusa è eccessivo, soprattutto se guardiamo alle altre province. Stiamo aspettando il verbale della riunione del comitato provinciale dove i tre sindaci presenti Rossana Cannata, Giuseppe Carta e Francesco Italia hanno espresso voto contrario alla proposta del Provveditorato di Siracusa, che adesso va a Palermo. Sarà l’assessore regionale all’Istruzione a decidere sul da farsi, siamo pronti a far valere le nostre ragioni senza se e senza ma in qualunque tavolo, anche impugnando l’atto”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni