Il 18 aprile di nove anni fa nel Mediterraneo avveniva una delle più grande tragedie della migrazione con il naufragio del barcone con circa mille migranti a bordo che da qualche tempo si trova alla nuova darsena, per realizzare il “giardino della memoria” voluto dal Comune e dal Comitato 18 aprile che si costituì, ad Augusta, dopo quella tragedia per non dimenticare.
Domani, in occasione del triste anniversario, è in programma un evento promosso dal Comune e dal Comitato 18 aprile in collaborazione con l’Arcidiocesi di Siracusa, la Guardia costiera, la Stella Maris l’Autorità di sistema portuale del mar di Sicilia orientale, il Comitato welafare, la Fondazione migrantes e la Caritas. Si inizia alle 9 nella chiesa del Cristo Re con il convegno “Il barcone, grido per il nostro mondo malato, La sua funzione pedagogica”, che vedrà relatori monsignor Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara, presidente della Cemi e della fondazione Migrantes della Conferenza episcopale italiana e il giornalista di Repubblica Alessandro Puglia. Seguiranno testimonianze sulle tragedie del mare vissute da immigrati che sono ospiti della comunità parrocchiale Maria Santissima madre della chiesa Bosco Minniti di Siracusa e interventi di giovani studenti sul tema: “È possibile riporre nei giovani la speranza per un mondo più umano?”.
Alle 11 poi dalla chiesa di Terravecchia muoverà un corteo verso la vicina nuova darsena dove, alle 11,30, davanti al memoriale interverranno il sindaco Giuseppe Di Mare, Giorgia Mirto, ricercatrice della Columbia University che racconterà del barcone e dei suoi naufraghi e Maria Chiara Di Trapani, curatrice artistica de “Il mare della memoria” che anche curato l’esposizione del barcone alla Biennale di Venezia nel 2019. Per l’occasione al suono del silenzio d’ordinanza e delle sirene delle navi una corona verrà deposta da parte di due giovani una corona di fiori. Inoltre monsignor Giancarlo Perego guiderà la preghiera del perdono e della fraternità dei figli di Abramo, assieme a un ministro cattolico, un imam, un rabbino, canti di speranza a cura dei maestri Marco Zarbano e Giuseppe Cubeta. L’evento è aperto alla cittadinanza.
Nel pomeriggio, infine, nella chiesa di San Giuseppe Innografo, alle 18.30 l’arcivescovo di Siracusa, monsignor Francesco Lomanto presiederà l’eucarestia in suffragio dei caduti del 18 aprile e di tutti i morti nel “cimitero del Mediterraneo”, in comunione ed in contemporanea con monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, che farà lo stesso nella Cattedrale di Palermo.
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