“Gli alberi non si toccano”. Non si ferma la protesta contro l’abbattimento dei ficus di piazza Mattarella nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’area. Stamattina il gruppo di manifestanti si è spostato sotto il Comune di piazza Duomo e poi anche all’ingresso di via Principe Umberto per avere delle risposte dal sindaco Giuseppe Di Mare che, però, non sono arrivate neanche oggi.
“Aspettiamo che il sindaco scenda qui tra i pacifici manifestanti e si suoi concittadini per spiegare le ragioni di quell’arboricidio per le quali si è proceduto all’abbattimento barbaro degli alberi, che erano in ottima salute e non rappresentavano alcun pericolo malgrado fossero stati, due anni fa, selvaggiamente potati e rappresentavano un elemento di arricchimento della piazza. Il silenzio imbarazzante del sindaco non è un buon segno ma non per noi ma per la democrazia di questa città”– ha detto Gianmarco Catalano, attivista del Coordinamento Punta Izzo possibile che, insieme ad Andrea Tringali, di Piano terra sta portando avanti la protesta che proseguirà anche nei prossimi giorni, sempre davanti al cantiere e si sposterà lunedì pomeriggio anche a palazzo San Biagio dove alle 18, 30 è stato convocato un Consiglio comunale.
Catalano ha sottolineato che gli alberi non soltanto sono un presidio sanitario e una risorsa naturale indispensabile per la nostra sopravvivenza, ma sono anche patrimonio comunale pubblico quindi “quando si abbatte un albero non solo si fa un torto all’ambiente e ai cittadini ma si distrugge anche parte del patrimonio comunale e si commette un danno di tipo erariale” – ha aggiunto ricordando la richiesta di accesso agli atti già presentata dalle due associazioni per sapere cosa prevede in dettaglio quel progetto e cosa ne sarà degli alberi rimasti “visto che magicamente dopo la denuncia gli abbattimenti si sono arrestati”.
Un’altra richiesta di accesso agli atti, inoltre, è stata presentata tre giorni fa dal consigliere comunale di opposizione Milena Contento, che ha richiesto la relazione agronomica e progettuale di questo progetto di riqualificazione “perchè non si capisce sulla base di quali ragioni scientifiche il Comune, nella fattispecie l’ufficio di progettazione asserisce che quegli alberi li non ci possono stare perché creano danni di vario genere”. Contento era presente stamane in piazza insieme al colleghi del Pd Giancarlo Triberio e del 5 stelle Roberta Suppo (5 stelle), quest’ultima insieme ai colleghi Blanco e La Ferla ha già presentato una interrogazione sulla vicenda per chiedere le motivazioni tecniche: “siamo sbigottiti perchè c’è un consiglio comunale lunedì e tra gli ordini del giorno non è stata inserita– ha detto- Sono convinta che con un progetto di riqualificazione quegli alberi potevano rimanere anzi sarebbe stato un valore aggiunto”.
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