La sostenibilità non è solo un concetto, ma una necessità urgente in diversi ambiti produttivi, che vanno dall’edilizia all’agroalimentare alle risorse energetiche.
In ogni caso, l’apporto di competenze specifiche e di professionalità come quelle dei chimici e dei fisici, sono fondamentali per la piena attuazione degli obiettivi di una sostenibilità intesa come sviluppo produttivo capace di contemplare la valorizzazione del territorio, la tutela dell’ambiente e la riduzione dei consumi.
Questo il messaggio emerso nel corso dell’incontro- che si è tenuto ieri ad Augusta, dal titolo “Chimici e fisici: protagonisti dello sviluppo sostenibile”, seconda tappa del tour “RoadMap24” iniziato lo scorso maggio a Roma e che proseguirà fino al 22 novembre toccando diverse città italiane. Organizzato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei chimici e dei fisici, l’incontro ha riunito esperti, rappresentanti istituzionali e professionisti per discutere delle sfide e delle opportunità legate alla sostenibilità in vari settori produttivi e ambientali.
“La scelta della Sicilia come sede della vostra assemblea non è casuale – è il messaggio del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso- La Regione rappresenta un esempio concreto degli investimenti ad alto contenuto tecnologico dedicati alla sostenibilità ambientale ed energetica e gioca un ruolo chiave per disegnare un futuro più sostenibile”.
“La sostenibilità ambientale ed energetica è strettamente legata al benessere umano– ha scritto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nel suo saluto ai partecipanti- Il vostro impegno volto a sviluppare soluzioni innovative per la produzione di energia pulita gestione dei rifiuti e tutela dell’ambiente è dunque fondamentale per la salvaguardia della salute pubblica”.
Ad aprire la giornata di lavori è stata la presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Chimici e dei fisici, Nausicaa Orlandi. “Ci vuole competenza, conoscenza e professionalità nello sviluppo sostenibile- ha commentato- E questo è un patrimonio che accomuna chimici e fisici, impegnati in monitoraggi ed analisi di processo e prodotto, nella riduzione di consumi, nelle certificazioni e dichiarazioni ambientali, nello studio di riutilizzo e riciclo di prodotti”.
La sessione mattutina ha esaminato la sostenibilità in ambito agroalimentare e nella tutela dei beni culturali. L’importanza di adottare pratiche sostenibili è stata evidenziata attraverso discussioni su etichettature e certificazioni ambientali nelle imprese alimentari, nonché sullo sviluppo dell’edilizia sostenibile. Si è discusso di come queste iniziative possano ridurre l’impatto ambientale e promuovere la qualità dei prodotti locali. La filiera del vino e dell’olio ha rappresentato un esempio concreto di come la sostenibilità possa essere integrata nel comparto agroalimentare, evidenziando le buone pratiche già in atto e quelle in via di sviluppo. L’attenzione si è spostata sullo sviluppo sostenibile in ambito produttivo e gli impatti sul territorio. Sono state analizzate le opportunità e le sfide legate allo sviluppo portuale e al settore petrolchimico, con un focus particolare sull’idrogeno verde come nuova risorsa energetica.
Tra i presenti, il sindaco Giuseppe Di Mare, l’ assessore regionale al Territorio e ambiente, Elena Pagana, il presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale, il segretario generale dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale, Attilio Montalto, il direttore generale dell’Arpa Sicilia, Vincenzo Infantino, la presidente dell’Ordine provinciale dei Chimici e dei fisici di Siracusa, Giovanna Di Mauro, il coordinatore della commissione Pnrr e Sviluppo sostenibile Fncf, Giuseppe Tringali, il vicepresidente Fncf, Martino Di Serio, il presidente dell’Ordine interprovinciale dei Chimici e dei fisici della Sicilia, Vincenzo Nicolì, la vicepresidente Ordine provinciale dei Chimici e dei fisici di Messina, Giusy D’Amico.
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