“Fu tenore di fama mondiale, artista di infinita generosità, fondatore dell’Accademia Yap a sostegno dei giovani talenti. Fu un mecenate e riuscì a battezzare Augusta città della lirica”. “Diventa più ricco guadagnando l’amore del mondo”. Con queste parole, concluse da un frammento de “Il mio testamento”, del poeta greco Kriton Athanasulis e impresse sulla stele che ieri sera è stata scoperta insieme ad una tabella toponomastica, Augusta ha ricordato Marcello Guagliardo, in arte Giordani, scomparso prematuramente il 5 ottobre 2019, all’età di 56 anni.
E lo ha fatto intitolandogli la nuova piazza da poco realizzata a Monte Tauro in viale Epicarmo Corbino all’incrocio con via Rosmini, scoperta dai figli del tenore Michele e Gerry, alla presenza del sindaco Giuseppe Di Mare, dell’assessore alla Cultura Pino Carrabino, della moglie Wilma, del comandate di MariScilia ammiraglio Andrea Cottini, del presidente del Consiglio Marco Stella, dei parenti, degli amici, dei suoi allievi di canto lirico e di tanta gente comune che ha assistito alla cerimonia di scopertura e al successivo concerto lirico.
“Questo è un giorno importante per due motivi: ché diamo un volto fisico al ricordo di Marcelo Giordani uomo buono e giusto della nostra città, generoso che tanto ha dato per Augusta, l’altro perché finalmente cominciamo a dotare di opere al servizio della collettività un quartiere che era stato pensato solo come dormitorio e facciamo la prima piazza del quartiere – ha detto il sindaco Giuseppe Di Mare- tra qualche settimana inauguriamo il primo ecoparco, più avanti faremo la piscina, quindi dotiamo un quartiere dormitorio di tutto quello che serve per farlo vivere dai cittadini”.
L’assessore alla Cultura Pino Carrabino ha sottolineato che l’evento si inserisce nel programma “che abbiamo concordato con la famiglia di promuovere dei segni che ricordino Marcello. Questo è il primo, – ha affermato- si è detto tanto su cosa era opportuno fare, si è parlato di intitolare il palco della musica, con la famigli abbiamo fatto le giuste valutazioni e pensato di intitolare questa piazza, l’ agorà della nuova Augusta. Perché Marcello ha cantato ed esaltato la bellezza e questo da un luogo in abbandono quale era oggi è un luogo di ritrovo oltre che di rinascita”. L’area fino a qualche mese fa era uno spiazzo degradato, è oggi la prima piazza del popoloso quartiere, dotata di panchine di pietra, di un’area a verde, di una fontana a raso pavimento che ieri ha zampillato e di stalli di sosta per auto.
Dopo la cerimonia di scopertura è iniziato il concerto “Dolce notte. Quante stelle”. Emozionante il momento in cui il tenore è “rivissuto” nel grande schermo dove è stata proiettata una sua magistrale interpretazione di “Nessun dorma”, che ha ricevuto il commosso e scrosciante appaluso del pubblico. Come accadeva sempre, tra l’altro, in ognuno dei tanti concerti in piazza che, soprattutto negli ultimi anni, Giordani ha voluto con forza donare alla sua Augusta, avvicinando la gente comune al mondo della lirica, e che concludeva con la celebre romanza della Turandot di Giacomo Puccini.
Ad accompagnarlo al pianoforte il maestro Rosario Cicero, che ha suonato per tutta la serata presentata da Michela Italia. Altro pianista accompagnatore Ivan Manzella. A ricordarlo poi in musica sono stati gli amici e colleghi del tenore: i soprani Maria Luisa Lattante e Noemi Muschetti, il baritono Gianni Giunga, il tenore Enrico Terrone Guerra, i pianisti Manuel Cicero e Gabriel Connelli, il cantante e figlio di Marcello Michele Guagliardo.
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