I Carabinieri della stazione di Augusta e il personale del commissariato di pubblica sicurezza megarese hanno arrestato un 61enne del luogo per reiterati maltrattamenti e lesioni personali nei confronti della moglie.
Verso la metà dello scorso mese di giugno la donna, una 39enne di origine tunisina, insieme al marito si è recata all’ufficio immigrazione del commissariato di pubblica sicurezza di Augusta per le pratiche relative alla sua permanenza in Italia.
Gli evidenti ematomi al collo e gli altri segni di violenza, parzialmente celati dal trucco, hanno insospettito i poliziotti ai quali la donna, che in quella circostanza era in compagnia del marito, non ha raccontato nulla, ma gli agenti le hanno, comunque, lasciato il contatto telefonico della mediatrice culturale alla quale, il giorno seguente, la 39enne in una videochiamata ha raccontato le violenze subite dal marito anche in presenza della figlia minorenne, pur dichiarando di non volerlo denunciare.
Nonostante nel frattempo l’uomo fosse stato ammonito dal Questore di Siracusa, dopo circa un mese, all’ennesima violenza fisica subita, la vittima è stata costretta a ricorrere al Pronto Soccorso dell’ospedale Muscatello, per poi recarsi alla caserma dei Carabinieri di Augusta e denunciare i maltrattamenti, le offese, le umiliazioni, le privazioni economiche e le continue percosse subite dal coniuge anche in presenza della figlia minorenne.
I Carabinieri della stazione di Augusta hanno trasmesso gli atti all’Autorità giudiziaria aretusea che ha emesso il provvedimento a carico dell’uomo degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico, eseguito congiuntamente dai Carabinieri e dai Poliziotti megaresi.
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