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Augusta, revocata ispezione urbanistica al Comune: 4 consiglieri dell’opposizione replicano al sindaco

Per Triberio, Suppo, Blanco e Contento quello che “lascia senza parole è il trascinare un argomento così importante, come lo sviluppo del territorio e la tutela dell’ambiente, a gossip da bar”

“Abbiamo atteso che il procedimento amministrativo facesse il suo corso, ma adesso è arrivato il momento di chiarire che la “malafede” di cui parla il nostro sindaco non è la nostra”. A dirlo sono i consiglieri comunali di opposizione Giancarlo Triberio, Roberta Suppo, Uccio Blanco e Milena Contento che replicano così alle dichiarazioni del sindaco Giuseppe Di Mare alla notizia delle revoca della nomina dei tre ispettori  che la Regione aveva precedentemente incaricato per un accertamento al Comune non avendo ricevuto la documentazione richiesta agli uffici comunali  e inviata ad altro indirizzo Pec da quella esplicitata nella nota della Regione.

“La cosa che ci lascia senza parole è il trascinare un argomento così importante, come lo sviluppo del nostro territorio e la tutela dell’ambiente, “a gossip da bar” – scrivono in una nota -. Quello del sindaco, che ha trionfalmente dichiarato che il commissariamento regionale è stato revocato, è solo un maldestro e disperato tentativo di far passare in secondo piano l’imperizia della sua amministrazione, e soprattutto i documentati rilievi sulla dubbia legittimità di piani urbanistici e iniziative edilizie sui quali è fondata la richiesta di intervento ispettivo dalla Regione”.

Per i quattro esponenti dell’opposizione con onestà intellettuale, il sindaco avrebbe dovuto esplicitare che la revoca è stata motivata per “la necessità di dover esaminare accuratamente la predetta documentazione trasmessa dall’amministrazione comunale ed eventualmente richiedere integrazioni” , che è quanto riportato nel decreto di revoca del 30 luglio scorso a firma del dirigente generale del settore Urbanistica dell’assessorato al Territorio e ambiente

Si evitino battute velenose verso i consiglieri di opposizione che operano in coscienza nei poteri del loro mandato conferitogli dai cittadini. Soprattutto – concludono – si lascino lavorare serenamente dirigenti e ispettori regionali, al riparo da qualunque forma di pressione politica e partitica che è indegna del ruolo istituzionale di chi è chiamato a tutelare l’interesse generale dei propri concittadini, dell’ambiente e del territorio”.


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