È stato dissequestrato il Palajonio, il tensostatico di via Buozzi, crollato al suolo a marzo di quest’anno durante i lavori di ristrutturazione e rimasto inaccessibile, in questi mesi, per via dell’inchiesta della Procura di Siracusa che ha aperto un fascicolo per disastro colposo. Le indagini per capire le cause ed eventuali responsabilità del crollo sono andate avanti e a loro conclusione sarebbero stati emessi degli avvisi di garanzia a carico dei responsabili della ditta, direttore dei lavori e della sicurezza impegnati nei lavori, tra l’altro, attesi da anni, iniziati a novembre 2022 che avevano già subito delle interruzioni, che avrebbero dovuto ammodernare il palazzetto dello sport.
Una volta terminati gli accertamenti tecnici l’area e quello che rimane della struttura, il cui scheletro non è più in piedi, sono ritornati nella disponibilità del proprietario, che è il Comune e che potrà adesso capire cosa fare e come proseguire per restituire la struttura comunale al territorio.
“Nei giorni scorsi è arrivato il decreto di restituzione del Palajonio – ha detto il sindaco Giuseppe Di Mare nella sua diretta social – è un passo molto importante perché ci consente di programmare e partire con quello che è un obiettivo primario dell’amministrazione: rialzare la struttura. Ho convocato già per domani la ditta, con cui abbiamo continuato a dialogare, per farmi una chiacchierata e capire che disponibilità ci sono”.
Cambia, infatti, la natura dei lavori che si dovranno andare a fare e che non riguardano più l’ampliamento e riqualificazione di una struttura già esistente, ma la creazione di una nuova. Il clamoroso crollo del Palajonio è avvenuto la mattina dell’ 11 marzo scorso, quando all’improvviso ha ceduto sull’asfalto tutta l’arcata di legno. In quel momento erano in corso i lavori e gli operai erano all’interno del cantiere, fortunatamente nessuno di loro è rimasto coinvolto, mentre un furgoncino e un’ auto privata sono stati parzialmente schiacciati dalla pesante arcata finitagli addosso.
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