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Augusta, ex navi e sommergibile dismessi della Marina militare saranno smaltiti in un impianto turco

È questo il “rifiuto” autorizzato dalla Regione che lascerà nei prossimi giorni il porto megarese per arrivare vicino Smirne

Non sono rifiuti solidi urbani prodotti dai comuni siciliani da smaltire all’estero quelli che partiranno nei prossimi giorni dal porto di Augusta in direzione della Turchia. A  lasciare, invece, l’Arsenale militare, dove si trovano dismesse da qualche anno, sono ex navi militari che arriveranno nell’impianto di recupero “Ege celik sanay ticaret”,  in provincia di Smirne per essere smaltite e recuperate. Nello specifico sono  quattro corvette, Driade (1285 megagrammi), Chimera (1285), Sfinge (1285), Fenice (1285) e il sommergibil Mocenigo (593), già radiate negli anni scorsi, per un totale di 5733 tonnellate di naviglio militare classificato ormai come un rifiuto.

Il 5 agosto scorso 5 decreti firmati dal dirigente generale del dipartimento acqua e rifiuti dell’assessorato regionale dell’Energia hanno autorizzato il trasporto transfrontaliero di rifiuti (economia circolare), di navi ed altre strutture galleggianti destinate alla demolizione, svuotate di qualsiasi carico e di altri materiali che possono essere classificati come sostanze o rifiuti pericolosi, all’impianto turco. Le spedizioni dovranno essere effettuate entro il 13 giugno 2025.

Già nell’agosto 2021 altre quattro unità dismesse della Marina militare, di stanza alla base megarese, avevano lasciato il porto di Augusta per andare a finire nello stesso impianto in  Turchia, per essere  demolite. Si tratta di una ex chiatta da sbarco (Moc), della ex nave cisterna porta acqua Brenta, del rimorchiatore Atlante e del sommergibile Bagnolini, già radiate dai registri della Difesa negli anni scorsi che sono stati caricati a bordo della nave autoaffondante Yacht express.


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