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Augusta, emissioni di benzene del 13 novembre: presentata interrogazione all’Ars

A sottoscriverla il parlamentare regionale La Vardera dopo l’episodio “record”  di 40 microgrammi per metrocubo di benzene registrata dall’Arpa in un solo giorno

Un’interrogazione a risposta orale all’Ars e al presidente della Regione è stata presentata dal parlamentare regionale Ismaele La Vardera dopo l’episodio dello scorso 13 novembre sull’emissione da “record” di benzene di 40 microgrammi per metrocubo registrata in un solo giorno ad Augusta, così come riportato dal quotidiano La Sicilia che ha citato i tecnici dell’Arpa che hanno dichiarato di “non essere  in grado di dire con certezza da dove provenissero quelle emissioni perché le segnalazioni sono arrivate in un momento in cui non c’era vento” e “quindi non era possibile stabilire la provenienza delle prefate emissioni e, altresì, aggiungevano che in corrispondenza di quell’evento, era stato segnalato da una delle raffinerie, la realizzazione di interventi”.

Lo fa sapere Aldo Raina, presidente dell’associazione “Augusta vera” che si occupa anche di tematiche ambientali della zona industriale e che ha sollecitato l’interrogazione nella quale La Vardera sottolinea che “la complessa attività industriale di Augusta ha causato innumerevoli problematiche ambientali nel sito in parola, riconducibili alla presenza localizzata di idrocarburi sia nei terreni che nelle acque sotterranee oltre che un inquinamento diffuso legato ad emissioni atmosferiche e a fenomeni di combustione incontrollata” e che  gli “elevati livelli di inquinamento industriale cui sono esposti  gli abitanti del comprensorio di Augusta, rappresentano fonte di esasperazione dei cittadini, specie con riguardo alle conseguenze sia sanitarie sia economiche che tale inquinamento determina (basti pensare all’elevata spesa sanitaria pro-capite o al deprezzamento  dei beni immobili)”.

Nel ricordare che il decreto legislativo del 13 agosto 2010 stabilisce che  il valore limite per la concentrazione del benzene nell’aria ambiente, calcolata su base temporale annuale  per la protezione della salute umana, è pari a 5 μg/m 3, nell’interrogazione  si chiede di sapere se il “presidente della Regione siciliana e l’assessore al Territorio e ambiente siano a conoscenza dei fatti esposti, il programma delle attività ispettive, dei controlli e dei sopralluoghi effettuati nella raffineria di Augusta ad oggi ed in che termini si intendono esercitare le funzioni previste dall’articolo 25 del decreto legislativo 334/1999 e se intendano procedere ad un sopralluogo nello stabilimento di Augusta a seguito dell’evento  verificatosi lo scorso 13 novembre”.

Si chiede, inoltre, “quali sono e con che frequenza vengono effettuati i controlli ambientali nell’area in cui insiste lo stabilimento in parola  e nelle aree dei comuni più vicini allo stesso e  se ritengano opportuno promuovere opere di bonifica e risanamento del sito interessato prevedendo interventi mirati sul comparto atmosferico ed ambientale, attraverso azioni pianificatorie ed azioni programmatiche per la gestione delle situazioni di emergenza”.


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