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Augusta, abbattimento alberi in piazza Mattarella: esposto alla Procura europea

Ad averlo presentato è stata Legambiente Sicilia, ritenendo che possano essere rilevate violazioni delle norme per quanto riguarda le procedure ambientali per l’utilizzo dei fondi del Pnrr

Finisce anche sul tavolo della Procura europea la vicenda dell’abbattimento degli alberi di piazza Mattarella e aree limitrofe previsto dal progetto di riqualificazione urbana della zona della Borgata in corso di esecuzione con i fondi del Pnrr. Ad aver presentato nei giorni scorsi un esposto-querela è stata Legambiente Sicilia, anche in rappresentanza  del coordinamento  di associazioni “Salvare Augusta”, ritenendo che possano essere rilevate alcune violazioni delle norme per quanto riguarda le procedure ambientali per l’utilizzo dei fondi del Pnrr e cioè che la definitiva perdita del complesso arboreo di piazza Mattarella “appare in contrasto con il principio Do not significato Harm (Dnsh)”, secondo il quale gli interventi previsti dal Piano nazionale di resilienza   non devono arrecare danni significativi all’ambiente.

“In un’area densamente edificata qual è quella di piazza Mattarella l’ eliminazione degli alberi, previsto solo a fini estetici,  comporterà per oltre un ventennio un peggioramento delle condizioni ambientali urbane sintetizzabili in aumento della temperatura, abbattimento dell’ attuale apporto in termini di ossigeno e dell’ombreggiamento del suolo da parte degli alberi di ficus– si legge nell’esposto- A riguardo non risulta che il Comune di Augusta abbia prodotto una preventiva relazione per la verifica del rispetto del principio Dnsh”.

Altra contestazione è l’assenza della relazione agronomica  preventiva richiesta dal regolamento edilizio del Comune di Augusta,  presentata solo in data successiva all’ avvio dei lavori, dopo l’avvenuta abbattimento di sette alberi ad alto fusto e per di più commissionata ad uno studio tecnico di Avola dalla ditta appaltatrice dei lavori. “Appare quanto meno anomalo che detta relazione economica, oltre ad essere tardiva in quanto postuma all’abbattimento degli alberi, -prosegue il documento- è stata commissionata dalla ditta esecutrice dell’ opera pubblica, per di più a cantiere avviato e ad abbattimenti compiuti, anziché dall’amministrazione comunale, proprietaria dell’ area che di quelle opere ha redatto il progetto di fattibilità tecnica ed economica, aggiudicando poi alla ditta la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori” .

Con l’esposto Legambiente Sicilia chiede che l’ufficio della Procura europea delegata di Palermo voglia  disporre gli opportuni accertamenti  valutando gli eventuali profili di illecità penale e, nel caso, individuare i possibili soggetti responsabili al fine di procedere nella loro confronti chiedendo la punizione ai sensi di legge.

Ad aprile  a rivolgersi alla Procura di Siracusa erano stati il coordinamento Punta Izzo Possibile e l’associazione Piano Terra, a cui era seguito a novembre l’esposto  dal consigliere di opposizione Milena Contento  formalizzato davanti ai Carabinieri dopo che la ditta aveva eliminato gli altri 17 ficus rimasti nella piazza della Borgata dopo la sospensione cautelativa del Comune.


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