Una manifestazione in memoria di tutte le donne vittime di femminicidio e per dire no alla violenza sulle donne. E’ in programma mercoledì pomeriggio, 30 aprile, ad Augusta un mese dopo i femminicidi di Sara e Ilaria organizzata dal Comitato spontaneo promosso dal centro antiviolenza Nesea e dalla città di Augusta. La partenza è prevista alle 18 da piazza Fontana e il corteo percorrerà, viale Italia, via Benedetto Croce e corso Sicilia e per arrivare fino al largo Francesca Ferraguto che si trova all’incrocio di Corso Sicilia con via Matteotti, tristemente intitolato due anni fa alla giovane donna augustana che nel 2009, a soli 22 anni, fu uccisa e fatta a pezzi dal compagno.
“Vi è stata già l’adesione volontaria di oltre 40 associazioni del terzo settore, ordini professionali, cooperative sociali, gruppi studenteschi. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare sia in forma singola che associativa.”– fa sapere Stefania D’Agostino, la presidente di Nesea, il vicesindaco Biagio Tribulato dichiara che l’amministrazione sostiene con forza questo evento proprio per accendere sempre più i riflettori sulla violenza contro le donne “che è diventata ormai una vera e propria piaga sociale. Sappiamo che l’attività sinergica tra le istituzioni, le associazioni e il centro antiviolenza del nostro territorio deve essere un punto di riferimento forte e chiaro. Per questo siamo a fianco di Nesea nell’organizzazione di questa manifestazione coinvolgendo quanto più possibile la rete locale”.
Sinergia necessaria come sottolineato lo scorso 10 aprile davanti al prefetto di Siracusa Giovanni Signer da D’Agostino e dalle presidenti dei centri “Ipazia” di Siracusa e “Doride” di Avola. “L’incontro con il prefetto per noi è stato un forte segnale, la nostra incessante attività di prevenzione e contrasto alla violenza di genere nel territorio megarese è riconosciuta da tutte le autorità del settore, ma ancora c’è molto da fare”. – aggiunge D’Agostino che sottolinea l’esigenza di avere una sede e protocolli che coordinino il lavoro delle forze dell’ordine e dei centri antiviolenza il cui ruolo fondamentale è riconosciuto dalla Convezione di Istanbul.
“Augusta già dal 2013 può contare su una importante rete, ma dobbiamo intensificare la coesione territoriale. Ormai da qualche anno tutte le attività sono organizzate insieme all’ amministrazione e questo ci rende forti, – prosegue la presidente di Nesea- Noi con abnegazione non ci fermiamo ed andiamo avanti. Augusta è un paese con giovani che hanno una decennale educazione al contrasto alla violenza di genere grazie al nostro costante ingresso nelle scuole. Spesso sono stati i ragazzi a convincere le madri a rivolgersi a Nesea e a denunciare. Ma ciò non basta, non possiamo riversare sulle scuole la responsabilità dell’educazione al no e al rispetto, bisogna agire anche all’interno dei contesti familiari, sradicare gli stereotipi patriarcali e le condotte illimitatamente accuditive di giovani che non riescono a gestire la frustrazione di un rifiuto”.
Al corteo di mercoledì seguirà un documento sottoscritto da tutte le associazioni aderenti.
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