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Abbattimento alberi di piazza Mattarella, Salvare Augusta: “ricorreremo alla Procura Europea”

Il comitato chiederà di verificare  se sono state violate le norme che prevedono valutazioni prima di interventi suscettibili di produrre rilevanti impatti ambientali, in virtù del principio "Dnsh" che vieta l’impiego dei fondi europei per opere che arrechino danni significativi all’ambiente

“Non rinunceremo a chiedere giustizia per gli alberi e le piante abbattute, solleciteremo l’azione giudiziaria e chiederemo alla Procura Europea che vigilia sui fondi Pnrr di verificare se – come appare – sono state violate le norme che prevedono rigorose valutazioni ex-ante, ossia prima di interventi suscettibili di produrre rilevanti impatti ambientali. E ciò tenuto conto del principio Dnsh (Do no significant harm) che vieta l’impiego dei fondi europei per opere che arrechino danni significativi all’ambiente”. Torna all’attacco il comitato di Salvare Augusta che, dopo  l’abbattimento degli ultimi 17 ficus di piazza Mattarella, usa parole molto dure contro quello che definisce “l’ albericidio” iniziato ad aprile e finora fermato dagli esposti e dai sit-in di protesta di associazioni e cittadini.

Il sindaco e l’amministrazione di Augusta sono responsabili di una operazione di pseudo rigenerazione urbana che, anziché tutelare il verde e la qualità dell’ambiente urbano, – si legge in una nota- abbatte a colpi di pala meccanica alberi pluridecennali di grandi dimensioni e palme nane, cementifica e crea invivibili isole di calore”.

Già lo scorso aprile, “senza una preventiva relazione agronomica e in dispregio di regolamenti e direttive, si erano abbattuti i primi 7 ficus e le palme nane quando invece sarebbe stato possibile e doveroso salvaguardare tutte le piante e – se davvero necessario – le  si sarebbe potute tranquillamente trapiantare altrove. E ciò –prosegue la nota- è ampiamente dimostrato dalla perizia prodotta dalle associazioni ambientaliste, e consegnata alla Procura, che nei fatti contesta e smentisce la relazione  eseguita dal tecnico di parte dell’impresa solo dopo le proteste dei cittadini e le interrogazioni dei consiglieri comunali”.

A seguito dell’ondata di proteste, dell’esposto-denuncia delle associazioni Punta Izzo Possibile e Piano Terra e dell’apertura del procedimento penale per danneggiamento che ne è scaturito, gli abbattimenti in piazza Mattarella furono sospesi. Ma adesso, “nonostante l’indagine penale non risulti archiviata, l’ albericidio è stato completato con un improvviso blitz e dispiego di uomini e mezzi. Di conseguenza anche le migliaia di uccelli che in questo periodo trovavano riparo tra le fronde di quegli alberi sono stati crudelmente sfrattati. Perché, che fretta c’era, quali interessi ci sono dietro questa mossa?”– si chiede Salvare Augusta che considera questa ultima vergognosa azione la più chiara manifestazione del “vero volto del sindaco e della sua amministrazione: vere anime nere nemiche dell’ambiente e promotori di lottizzazioni, cementificazioni e discariche mentre si fingono verdi e sensibili. La rigenerazione urbana non è tale senza la condivisione e la partecipazione dei cittadini ed il concreto rispetto per l’ambiente. Altrimenti è speculazione ai danni della qualità urbana e della vita”.

 

 

 


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