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Augusta, acqua non potabile all’Isola per infiltrazioni di argilla e disservizi: la vicenda finisce in Tribunale

Dopo la denuncia di alcuni utenti che chiedono il risarcimento danni il Comune è stato citato  a comparire in giudizio dinanzi al Tribunale di Siracusa all’udienza del prossimo 30 ottobre

Finisce in Tribunale la vicenda del divieto di utilizzo per i residenti del centro storico dell’acqua per usi potabili imposta con un’ ordinanza sindacale dell’ ottobre 2019 dall’allora amministrazione pentastellata. A maggio di quest’anno, infatti,  al Comune è stato notificato atto di citazione con il quale alcuni utenti dell’Isola hanno citato l’Ente a comparire in giudizio dinanzi al Tribunale di Siracusa all’udienza del prossimo 30 ottobre 2024, affinché venga dichiarata la responsabilità del Comune per i danni da loro subiti a seguito dei continui disservizi nell’erogazione dell’acqua comunale nell’anno 2019, periodo in cui con ordinanza sindacale  del 25 ottobre 2019 veniva fatto divieto ai residenti del centro storico di utilizzare l’acqua per usi potabili.  E’ stata, inoltre, chiesta la condanna del Comune al risarcimento dei danni subiti, nonché l’annullamento delle fatture dell’utenza idrica relative agli anni 2019-2020-2021 e 2022, oltre interessi e rivalutazione monetaria dalla data dell’accadimento sino all’effettivo soddisfo.

A seguito di istruttoria per il Comune il ricorso è apparso infondato “in quanto la richiesta non
sembra giustificata”, pertanto l’Ente ha deciso di costituirsi in giudizio  davanti al tribunale  e ha incaricato della difesa  l’avvocato interno Chiara Carrabino, come si legge nella delibera di giunta.

Come si ricorderà nel 2019 e nei primi mesi del 2020, per 110 giorni a partire  dal 25 ottobre, con apposita ordinanza sindacale fu vietato ai residenti del centro storico l’uso potabile ed alimentare dell’acqua che usciva dai rubinetti a causa delle infiltrazioni di argilla che si riscontrarono nell’allora unico pozzo della Villa. E che non  si risolsero neanche con una  nuova camicia, ma  che portarono alla realizzazione di una condotta di allaccio al pozzo del cantiere navale privato Tringali per l’erogazione dell’ acqua al centro storico, che tuttavia non soddisfaceva tutta l’utenza.

Inevitabili i grandi disagi per residenti e commercianti del centro storico,  che furono messi a dura prova per più di tre mesi per l’ acqua non potabile, oltre che costretti a sborsare soldi per comprare l’acqua  prima dell’arrivo dell’ autobotte messa  a disposizione dal Comune.

 

 

 


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