Ha affrontato temi originali e poco esplorati tra i tanti aspetti della grande guerra, la conferenza che si è svolta nei giorni nell’auditorium “Paolo Liggeri” di palazzo san Biagio, a cura di Antonello Forestiere e Piero Monticchio, del Centro studi storico militari di Augusta. L’evento è stato inserito nel cartellone “Festival della storia patria augustana e non solo” promossa dalla Società augustana di Storia patria, nell’ottica della sinergia tra le associazioni culturali megaresi.
Affiancato da Domenico Collorafi, segretario del Cssma, Forestiere ha parlato dell’impiego di animali nelle operazioni militari, con una premessa dedicata al rapporto millenario tra l’uomo e gli animali, caratterizzato sin dall’antichità dalla supremazia del primo sui secondi e dalla non comprensione del fattore che anche gli animali soffrano, avvertano il dolore e, il più delle volte, in guerra, sono inconsapevoli dei pericoli che corrono accanto all’uomo. Ha poi descritto, con l’ausilio di immagini, l’impiego di alcune specie nelle vicende della guerra, cominciando dai cavalli, quasi 10 milioni di esemplari, di cui circa un milione perduto, impiegati nei diversi eserciti in lotta con vari compiti (cavalleria e traino); ha proseguito con il cane, ottimo nelle missioni di porta ordini, sorveglianza, ricerca feriti e traino; ha anche parlato dei muli e degli asini, insostituibili in montagna per il trasporto di pezzi di artiglieria, personale e feriti; ha citato i colombi, destinati a coprire grandi distanze sotto il fuoco nemico e a rientrare nelle apposite colombaie recando ordini celati in apposite cannule; su altri fronti, ha annoverato cammelli ed elefanti, ma pure orsi e babbuini con finalità ricreative del personale.
Monticchio, presidente del Cssma ha approfondito con dati statistici l’effettivo e poco conosciuto determinante ruolo che ebbero nella grande guerra i soldati provenienti dalla Sicilia e in particolare dalla provincia di Siracusa. Il relatore ha descritto le vicende umane dei giovani che partivano dal nostro territorio, lasciando umili lavori e le famiglie, spesso privi di alfabetizzazione e inconsapevoli dei gravi rischi e delle sofferenze a cui sarebbero andati incontro. In proposito è stata ricordata la testimonianza dell’umile fante Vincenzo Rabito, raccolta nell’ormai celebre libro “Terra matta”, che con suggestivo stile sgrammaticato rese perfettamente le vicissitudini e il clima in cui si trovarono a vivere i giovani siciliani che andarono al fronte. È stato ricordato anche il contributo delle donne siciliane, che sostituirono egregiamente gli uomini al fronte nella produzione agricola, che con la loro dura fatica fu anzi raddoppiata e le proteste che con vigore portarono nelle piazze in difesa dei diritti dei loro uomini e delle famiglie nei momenti più tragici del conflitto.
Ha presentato l’evento, il terzo in programma, la segretaria della Sasp Carmela Mendola. Il presidente della Società augustana di storia patria, Salvatore Romano, si è detto grato al numeroso pubblico intervenuto e alle varie associazioni culturali presenti e soddisfatto della collaborazione instaurata con le diverse associazioni culturali della nostra città, sottolineando l’importanza della condivisione culturale per l’arricchimento di quanti amano riscoprire e valorizzare il patrimonio culturale augustano nella sua interezza. Alla fine dell’incontro Romano ha donato ai due relatori una copia di “Scrinium”, edita dalla Sasp, contenente le foto di Augusta dell’archivio Ronsisvalle. Cimeli militari, documenti e fotografie d’epoca sono stati esposti in sala a cura del Cssma a disposizione del numeroso pubblico intervenuto.
“Siamo felici di aver accettato l’invito della Sasp e di aver contribuito alla riuscita di un piacevole incontro”, hanno sostenuto i due relatori. Il prossimo appuntamento, organizzato dalla Società augustana di storia patria, sarà tenuto dall’insegnante Alessandra Teresa Traversa, presidente Inner Wheel club di Augusta, che tratterà di “Epicarmo: Commediografo, intellettuale e sapiente tra Megara Iblea e Siracusa”, giovedì 14 novembre, nel salone di rappresentanza del circolo Unione.
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