Un candela, una poesia, un pensiero o un brano per dire: “siamo umani”. Così ieri sera, per circa due ore, sul sagrato della chiesa Madre una settantina di persone di ogni età si sono ritrovate dopo un passaparola e un giro di telefonate qualche giorno prima tra quanti si “sentivano indignati del silenzio assordante” che c’è stato ad Augusta sulla
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