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Augusta, chiusura del tratto di Punta Cugno della ex SS 114: appello al futuro presidente della Provincia

A lanciarlo è Mimmo Di Franco, presidente dell’associazione “Umberto I” che sta portando avanti una battaglia per riaprire il tratto extraurbano chiuso da 5 anni

Il nuovo presidente della provincia di Siracusa si faccia carico dell’ annoso problema della chiusura del tratto di Punta Cugno della ex SS 114,  portandolo a soluzione nel minor tempo possibile, considerato che sono anni che è in stato di abbandono ed è diventata già una discarica.

A lanciare l’appello, l’ennesimo, questa volta in vista delle prossime  elezioni del 27 aprile dei consiglieri provinciali e del presidente della Provincia, è Mimmo Di Franco, presidente dell’associazione “Umberto I” che sta portando avanti una battaglia per riaprire il tratto extraurbano sottolinea come “adesso, con il presidente eletto dalla politica territoriale, anche se di secondo livello, ci  si attende una svolta nel liberare il blocco della ex  SS 114 Siracusa-Augusta. Non ci potranno essere più  alibi”- dice  ricordando che fra qualche mese saranno trascorsi 3 anni dall’ interrogazione urgente presentata dal parlamentare Giuseppe Carta all’ Assemblea regionale siciliana, ma di più se consideriamo altri anni precedenti di blocco.

“Ad oggi solo un sopralluogo di cortesia. Dopo tante sollecitazioni, non si ha nessuna contezza delle risultanze di tale visita, avvenuta nel novembre del 2023, dal Genio civile e da alcuni politici sul luogo dello scivolamento della sede stradale”- prosegue Di Franco che,  rivolgendo gli auguri al nuovo futuro presidente della Provincia sollecita un deciso intervento per la riapertura del tratto stradale, in tempi brevi, considerato che la strada è chiusa da anni. “Lo chiedono centinaia di lavoratori della zona industriale, i pendolari che si recano a Siracusa, i dipendenti delle ditte che sono costrette a lunghi giri, con i propri mezzi pesanti, poiché è difficoltoso e pericoloso percorrere le strade alternative”- conclude tornando a suggerire l’istituzione del doppio senso di circolazione sulla corsia opposta per circa 200 metri, in attesa della soluzione definitiva.


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