Con la cunservata del simulacro si sono chiusi ieri i festeggiamenti in onore di San Domenico, protettore e patrono di Augusta. Un’edizione che rimarrà certo nei ricordi più cari per la bella sinergia tra le istituzioni e le diverse realtà associative laicali, ecclesiali e del volontariato cittadino, come sottolinea in una nota Giuseppe Carrabino, assessore alla Cultura, tradizioni e promozione del territorio che, oltre ai ringraziamenti del sindaco Giuseppe Di Mare, esprime gratitudine a quanti lo hanno cooperato nella lunga e laboriosa genesi di un programma ricco e articolato “che ha registrato la corale soddisfazione della cittadinanza e di quanti hanno raggiunto la nostra Augusta per partecipare ai diversi momenti del rituale laico e religioso. Tutto questo è stato possibile grazie alle attenzioni di cui gode, oggi, la nostra bella Augusta. Senza dubbio il ricco e articolato programma è stato possibile grazie alle contribuzioni degli assessorati della Regione Siciliana, all’Autorità di Sistema portuale e ai diversi enti privati che supportano l’azione amministrativa. Ai colleghi assessori, ciascuno per le proprie competenze, pronti ad intervenire in relazione alla necessità e criticità, unitamente ai consiglieri comunali che hanno dato la propria disponibilità nell’occuparsi di specifiche problematiche”.
L’assessore si dice, inoltre, grato verso quanti a vario titolo hanno collaborato alla riuscita dei vari eventi, religiosi e non, che si sono svolti al centro storico: “il mio grazie sincero alla dirigente del settore Lilli Passanisi, al team dell’assessorato Carmela Tringali e Natascia Gandolfo che mi hanno supportato in ogni fase organizzativa. Allo staff dell’ufficio del sindaco, ad Enzo Di Tommaso e alla signora Farina per la preziosa e pronta disponibilità riservata senza alcun limite di tempo e d’orario. Al geometra Massimo Sulano, al geometra Marco Arezzi e al consigliere Marco Niciforo per gli aspetti legati alla stesura della documentazione tecnica finalizzata al rilascio delle autorizzazioni”.
Non dimentica i giovani del Comitato festeggiamenti guidati dall’instancabile padre Alfio Scapellato e con la discreta presenza di don Daniele Baggieri “per l’entusiasmo e la sintonia nei rapporti che hanno visto, pur nel rispetto dei ruoli, la civica amministrazione e la realtà ecclesiale nel comune interesse di fare bella e grande la festa del santo patrono”, né il comando della Polizia locale, il comandante Salvatore Daidone e tutte le donne e gli uomini che nonostante la gran mole di lavoro non si sono risparmiati nel garantire il regolare svolgimento del programma, tutte le forze dell’ ordine, Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia penitenziaria per i servizi che hanno permesso di poter vivere con serenità i giorni della festa.
Ringraziamenti anche alla Marina militare: al comandante marittimo Sicilia ammiraglio Andrea Cottini, agli ammiragli delle Forze di pattugliamento e dell’Arsenale, al comandante della Capitaneria di porto, al comandante Lino Morello “per il prezioso apporto e nel rendersi disponibili con straordinaria collaborazione. A tutte le associazioni di volontariato che per lunghe giornate ed altrettante nottate hanno garantito un servizio ineccepibile per la sicurezza della comunità. All’imprenditore Alfio Fazio per aver ancora una volta messo a disposizione l’area del porto turistico per il regolare svolgimento dello spettacolo pirotecnico quale degna conclusione dei festeggiamenti. Al caro amico Alessio La Torre, instancabile fucina di idee, sempre pronto al mio fianco a spendersi senza alcuna riserva, a lui il mio grazie per la sincera amicizia”.
“Infine mi sia consentito un grazie speciale a quanti hanno condiviso con quotidianità ogni esigenza organizzativa con lealtà e rigore professionale ed hanno supportato la mia azione finalizzata alla cura di ogni singolo momento del complesso rituale: al dirigente del Commissariato di Polizia Marco Naccarato, al responsabile della funzione amministrativa assistente Roberto Solaro e al comandante della Stazione Carabinieri luogotenente Paolo Cassia. Come comunità cittadina possiamo sentirci tutti indistintamente orgogliosi per aver onorato il santo patrono sotto l’aspetto religioso, caritativo, culturale, ludico e folklorico – conclude Carrabino – Con la festa di San Domenico abbiamo esaltato l’identità civica e religiosa della nostra città. Ciò che è prevalso è l’amore per la nostra Augusta che ancora una volta si è resa protagonista indiscussa”.
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