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Augusta, concorso “La cultura del mare”: due studentesse del Ruiz conquistano il terzo posto

Giulia Ranno e Bianca Zerbo di 5BL hanno presentato una poesia sia in italiano che in siciliano dal titolo “U malutempu”

L’istituto superiore Gaetano Arangio Ruiz ha conquistato un terzo posto grazie alle studentesse Giulia Ranno e Bianca Zerbo di 5BL, che hanno partecipato al concorso “La cultura del mare” per la sezione letteraria triennio superiore con una poesia sia in italiano che in siciliano dal titolo “U malutempu”.

Il concorso, promosso dall’Ordine degli ingegneri di Siracusa in collaborazione con l’Isab, la Capitaneria di porto di Siracusa, l’Autorità di sistema portuale del mare do Sicilia Orientale, l’istituto Gagini, la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Siracusa e il Consorzio area marina protetta del Plemmirio, è stato rivolto agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, allo scopo di sensibilizzare gli studenti sul valore della risorsa mare, oltre che su azioni e strumenti per tutelarlo.

Quest’anno il tema proposto è stato: “La legalità, il rispetto delle norme e l’osservanza delle regole per una valorizzazione e per una fruizione sostenibile della risorsa mare come bene comune da proteggere e tutelare come diritto umano fondamentale”.

Nei giorni scorsi, nella sala “Ferruzza – Romano” della sede del Plemmirio all’interno del castello Maniace, si è svolta a premiazione della VII edizione del concorso “La cultura del mare”. Le due alunne, accompagnate dalla loro docente di Lettere, Cettina Baffo, referente del progetto, e dall’insegnante Tiziana Sturiano, hanno ricevuto come premio una targa e un buono da spendere per l’acquisto di attrezzature sportive per il mare, gadget e magliette.

La poesia “U malutempu” nasce come denuncia da parte delle nuove generazioni, che sentono il problema ambientale come una emergenza prioritaria del presente. E’ una riflessione amara che nasce dalla consapevolezza dello scempio che è avvenuto nella natura e dalla stretta somiglianza tra la profondità e la vastità dell’animo umano e il mare, e dove l’utilizzo del dialetto siciliano rappresenta un profondo legame con le radici che non possono in alcun modo essere spezzate. Congratulazioni  arrivano alle due alunne e alla loro docente di Lettere da parte della dirigente,  Maria Concetta Castorina, e di tutta la comunità scolastica.

 


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