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Augusta, condono edilizio per opere abusive in zone “F”: interrogazione di tre consiglieri di opposizione

A presentarla Contento, Blanco e Suppo che come anche gli altri consiglieri hanno ricevuto la nota del coordinamento “Salvare Augusta” che ha chiesto all’amministrazione il ritiro, in autotutela, dell’atto

Fa ancora discutere la determina del responsabile  del VI settore Urbanistica sul condono edilizio per le opere abusive realizzate in zone “F” del vigente Prg. Dopo il coordinamento di associazioni “Salvare Augusta” che ha chiesto formalmente all’amministrazione il ritiro, in autotutela, dell’atto  in ragione della “supposta inedificabilità delle zone F in questione e, dunque, della non condonabilità delle opere abusive qui localizzate” arriva in aula un’interrogazione dei consiglieri  di opposizione Milena Contento, Salvatore Blanco e  Roberta Suppo depositata ieri, in cui si premette come il provvedimento dirigenziale “manca d’indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche dell’atto, non esplicitando né il numero di istanze di condono edilizio in zona F pendenti presso l’ ufficio, né le aree in cui sarebbero localizzate le costruzioni abusive oggetto di richiesta di sanatoria straordinaria. Inoltre nessun chiarimento viene fornito in merito ai vincoli urbanistici e paesaggistico-ambientali gravanti sulle medesime zone F”.

Secondo i tre consiglieri di minoranza che, nei giorni scorsi, come tutti gli altri hanno ricevuto la nota del coordinamento “Salvare Augusta”, non risulta che il Comune di Augusta abbia mai provveduto alla perimetrazione di nuclei e agglomerati abusivi, né che siano mai stati approvati piani urbanistici di recupero di aree degradate e colpite da fenomeni di edilizia “spontanea” e incontrollata;

“L’indirizzo politico di questa amministrazione, manifestato a più riprese con delibere di approvazione di supermercati, fast-food e piani di lottizzazione,  sembra quello di voler favorire cementificazione e speculazione edilizia nelle zone F riservate a opere di interesse generale, – aggiungono Contento, Blanco e Suppo- di fatto decretando la prevedibile scomparsa di queste zone in danno della collettività e degli obbiettivi di sostenibilità ambientale e di azzeramento del consumo di suolo imposti dalla legge urbanistica regionale. Pertanto, anche alla luce di quanto dichiarato nell’atto di indirizzo per la redazione del Pug il provvedimento che intende condonare gli abusi edilizi in zona F non può non essere letto e inserito nel quadro di tale barbara e retrogada politica urbanistica inaugurata e perseguita dalla Giunta Di Mare”.

Da qui l’interrogazione, al sindaco e l’assessore all’Urbanistica affinché riferiscano per iscritto e oralmente su quali sono state le motivazioni tecnico-amministrative, e quale l’indirizzo politico, che hanno indotto il responsabile VI settore a predisporre la determinazione 111 del 26.06.2024; su quante sono le istanze di condono che rientrano nella fattispecie indicata nella determinazione 111 del 26.06.2024 del VI settore e dove sono localizzate le relative opere abusive (identificare l’ubicazione con aerofotogrammetria).

“Data la complessità e la prevedibile ragguardevole portata degli effetti dell’atto, per quale ragione – chiedono ancora i tre-  non si è ritenuto di ottenere preventivamente il parere dell’ufficio affari legali e/o di qualificato consulente esterno e se non ritengano opportuno accogliere l’istanza avanzata dal coordinamento spontaneo “Salvare Augusta” a tutela dell’Ente, viste le dettagliate osservazioni riportate in merito ai possibili vizi di legittimità del provvedimento”.


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