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Augusta, “E lucevan le stelle”, IV memorial Marcello Giordani stasera in chiesa Madre

E’ il concerto per ricordare il tenore  augustano, a quattro anni dalla sua prematura scomparsa e sarà preceduto della messa in suffragio alle 18.30 nella chiesa di San Domenico    

“E lucevan le stelle” è il concerto in programma questa sera, alle 20, 30, in chiesa Madre  per ricordare il tenore  augustano Marcello Giordani a quattro anni dalla sua prematura scomparsa e sarà preceduto della messa in suffragio alle 18.30 nella chiesa di San Domenico. Il quarto memorial è stato presentato ieri pomeriggio nel salone di rappresentanza “Rocco Chinnici” durante una conferenza stampa alla presenza della famiglia, del sindaco Giuseppe Di Mare, dell’assessore alla cultura Pino Carrabino, dei maestri Rosario Cicero e Giovanni Ferraguto e dei solisti.

Il sindaco ha riconfermando l’impegno dell’amministrazione nel ricordare Marcello Giordani  preannunciando che si sta pensando a realizzare qualcosa di più del ricordo che presto vedrà luce, ha parlato di “riconoscenza verso un concittadino che ha portato alto il nome di Augusta” Carrabino, che ha preannunciato una mostra fotografica, curata dagli alunni del Domenico Costa (coadiuvati dall’Apf), dove anche Marcello sarà inserito quale esempio di vita per Augusta.

“Un appuntamento annuale per conservare il ricordo di un augustano benemerito che tanto ha fatto per la sua città. Nel cuore della famiglia e degli amici il ricordo è sempre vivido, una ferita aperta che ancora fa mal – ha detto Michela Italia, che ha moderato la conferenza stampa durante la quale sono state ricordate le produzioni che, a titolo gratuito, il tenore augustano ha offerto alla sua città.

“Un seme della sua eredità continua ancora oggi a vivere con l’Accademia Yap+, che prosegue il percorso di formazione per gli allievi che vogliono studiare musica e canto – ha aggiunto il maestro Cicero – il nome del memorial è un omaggio all’ultimo Cavaradossi che il maestro ha magistralmente eseguito nella sua città. Oggi lui è una di quelle stelle che brilla in cielo.”

Oggi verrà eseguito il Requiem K626 di Mozart con la direzione ed edizione (dedicata a Giordani) del maestro Giovanni Ferrauto che dirigerà la Camerata polifonica e strumentale siciliana. I solisti saranno: il soprano Noemi Muschetti, il contralto Haruna Nagai, il tenore Rosolino Claudio Cardile e il basso Angelo Sapienza. Il coro e gli orchestrali sono gli amici di Marcello del Teatro Massimo Bellini di Catania.

Il requiem K626, composto nel 1771 e rimasto incompiuto per la morte dell’autore, è anche l’opera più controversa di Mozart. Un’aura di leggenda avvolge la composizione di questa messa funebre; quasi fosse un segno premonitore. L’esecuzione dell’ edizione a cui si assisterà si avvale del rifacimento di Sanctus, Hosanna, Benedictus e Agnus Dei ad opera del compositore catanese Giovanni Ferrauto, in sostituzione di quelle interamente aggiunte da Süssmayr. Si tratta di un’operazione dall’interessantissimo valore culturale che mira a dare una nuova unità e organicità al Requiem, intervenendo sulle parti ritenute dalla musicologia le più deboli. Ferrauto ha, invece, utilizzato spunti tematici originali di Mozart con l’intento di non interromperne il flusso stilistico lasciando lo spirito originale. La parte finale, Lux aeterna riprende invece la versione Mozart-Süssmayr che, di fatto, riutilizza la musica originale di Mozart scritta per l’iniziale Requiem e Kyrie, secondo una logica che potrebbe essere stata indicata dallo stesso autore per dare un senso di circolarità.

Lo stesso maestro Ferrauto ha però aggiunto: “Dopo aver studiato per 5 anni il Requiem eaver letto la partita originale che non presenta tentennamenti ho deciso di offrire il mio contributo. Sto lavorando ad un’edizione del Lux Aeterna, perché voglio che venga fuori gioia e speranza. Un lavoro ancora in fieri che prende le mosse dalle Nozze di Figaro.”

 


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