Diventerà esecutiva dopodomani – a 15 giorni dalla pubblicazione della delibera di Giunta che approva la graduatoria – e sarà così considerata autorizzata la concessione dell’ex convento San Domenico, l’immobile attiguo alla chiesa del patrono e di proprietà comunale, all’unica associazione no profit che ha partecipato all’avviso emanato nelle scorse settimane dal Comune per assegnare il bene, attraverso l’ usufrutto a titolo gratuito e senza corresponsione di un canone, ad un’ associazione no profit con l’obiettivo di realizzare progetti con “finalità socio-assistenziali, nell’ambito dei servizi culturali, sociali, di ricerca e prevenzione, educativi, formativi, ambientali, ricreativi ed associativi”.
E a fronte della presentazione di un progetto di efficientamento, riqualificazione funzionale e ristrutturazione dell’immobile da effettuare attraverso fondi propri o contributi, sovvenzioni, donazioni o altre forme di finanziamento da parte di privati o enti pubblici sia attraverso la partecipazione a bandi pubblici o attraverso l’utilizzo di misure agevolative previste dalle norme vigenti.
L’unica organizzazione di volontariato che ha partecipato si chiama “Alba nuova” ed è di Motta Vigana, frazione del comune lombardo di Massalengo, in provincia di Lodi, dove “aiuta persone in difficoltà e propone pensieri e messaggi per un futuro migliore”, con l’obiettivo finale di creare un “centro di aggregazione per studi e ricerca per interventi mirati alla realizzazione delle iniziative prese”, come si legge nella pagina social dell’associazione.
Il rappresentante legale è Andrea Insenga Azzaro, project manager di Noto che, insieme al segretario dell’associazione Giuseppe Cannazza e ai due tecnici Salvatore Miceli e Salvatore Guarino, nei giorni scorsi è stato convocato in audizione dalla commissione valutatrice che, dopo l’apertura della busta, aveva avviato il soccorso istruttorio che viene richiesto per avere chiarimenti sulla proposta progettuale. Per l’occasione l’associazione ha chiesto di “essere autorizzata ad espletare la variazione catastale del bene nella categoria pertinente, funzionale alla realizzabilità della proposta“.
La commissione si è riservata di sottoporre la richiesta all’amministrazione e, dopo aver ricevuto tutte le integrazioni richieste, secondo quanto si legge nei verbali di gara, ha assegnato all’odv il punteggio di 52 su 100, approvando la graduatoria con l’unica partecipante.
Decorso il termine previsto, dunque, si procederà alla “sottoscrizione dell’atto di usufrutto per una durata di anni 5, rinnovabili una sola volta, con la espressa clausola risolutiva riguardante la comunicazione di avvio dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione dell’immobile che deve avvenire entro sei mesi dalla stipula del contratto e comunque non oltre il termine perentorio del 31 dicembre 2024“. L’ex convento di San Domenico da anni è chiuso alla pubblica fruizione perché necessita di importanti interventi di recupero strutturali dopo i primi parziali lavori realizzati negli anni passati che, però, non sono stati sufficienti a far riaprire l’immobile attiguo alla chiesa del patrono.
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