Si è conclusa con un bilancio più che positivo la fase regionale della competizione “First Lego League challenge”, che si è svolta tenutasi sabato scorso all’ istituto superiore Gaetano Arangio Ruiz che per il quinto anno consecutivo è regional partner della Fondazione Museo civico di Rovereto, organizzatore dell’evento in Italia.
L’istituto augustano ha partecipato con tre squadre, Metaltech Ruiz, Vultus Ruiz e Thapsos per il Ruiz di Priolo che hanno avuto ottime prestazioni: Metaltech Ruiz ha conquistato il pass per la gara nazionale che si terrà all’ università di Salerno il 16 e 17 marzo 2024, insieme ad altre due squadre siciliane, la Robot Verga di Pachino e la Dallachiesabit di San Giovanni la Punta, quest’ultima “campione” della manifestazione. Inoltre, il team “Metaltech” ha ricevuto il premio “Progetto innovativo”, assegnato a chi “ha utilizzato risorse varie per comprendere a pieno il problema affrontato, ha presentato una soluzione ben sviluppata ed è stato in grado di comunicare efficacemente ai giudici e alla comunità i risultati che ha ottenuto”.
I Vultus Ruiz si sono qualificati, invece, per le finali del premio “Oltre la robotica” promosso dal MiM insieme ai Falcon 7.0 e a Sanzio Energilrs +. La squadra augustana ha vinto anche il premio “Performance robotica”, per aver totalizzato il massimo punteggio nella gara di robotica, ben 485 punti. Buona la prestazione del team Thapsos Ruiz, alla sua prime esperienza, che conquista il premio “motivazione”, per aver dimostrato capacità di team building, spirito di squadra ed entusiasmo, e il premio coach per le docenti Anna Maria Gallo e Claudia Naro.
La “First Lego league” è una sfida mondiale per qualificazioni successive di scienza e robotica tra squadre che progettano, costruiscono e programmano robot autonomi, applicandoli a problemi reali di grande interesse generale, ecologico, economico, sociale, per cercare soluzioni innovative. Quattordici i team della Sicilia orientale che si sono sfidati al Ruiz nella challenge “Masterpiece”, cioè l’innovazione al servizio della creazione e della comunicazione dell’arte, sviluppata in quattro prove distinte: gara di robotica, progetto tecnico, progetto scientifico innovativo, core values, ovvero i valori fondamentali della manifestazione quali fair play, creatività, inclusione e lavoro di squadra.
Quattro, invece, i team che hanno partecipato all’evento “Explore”, dedicato agli studenti dai 6 ai 10 anni per far crescere le loro abilità di pensiero critico, codifica e design attraverso le l’apprendimento pratico delle Stem e della robotica. La manifestazione, infatti, è inserita nel programma “Io merito” per la valorizzazione delle eccellenze del ministero dell’Istruzione e del Merito, proprio per il suo scopo di favorire l’apprendimento delle materie Stem e di avvicinare i ragazzi, in maniera concreta, a percorsi di carriera in ambito sociale, scientifico e ingegneristico.
Fondamentali per la buona riuscita dell’evento, fa sapere la scuola organizzatrice, la presenza di Andrea Denaro e di tutto lo staff in remoto della Fondazione Museo civico di Rovereto, del Comune di Augusta con l’assessore Biagio Tribulato, di Emanuela Alì e di tutto lo staff di St Microelectronics presente con uno stand espositivo e in giuria con Giovanni Vitale, dei volontari della Misericordia; dei giudici esterni preparati e competenti: Emanuele Mazzone, Alfio Vizzini dell’istituto comprensivo Todaro, Maria Barbera del Nervi di Lentini e le docenti del Costa Carolina Coppola e Rosangela Consiglio.
“Sono molto soddisfatta per questi importanti risultati – ha dichiarato la dirigente scolastica del Ruiz, Maria Concetta Castorina – che premiano l’impegno dei ragazzi, dei docenti, del personale Ata coinvolti nell’iniziativa e di tutta la mia scuola, che ha investito negli anni sulla Robotica per offrire agli studenti opportunità di formazione, crescita e perché no anche di sano divertimento”.
Felice anche Angelo Santacroce, docente referente della Robotica al Ruiz, che ha così commentato: “ll più grande risultato della Fll al Ruiz? I nostri ragazzi! A loro auguro di portare dentro la valigia che li accompagnerà nella vita, le sensazioni di questo giorno: passione, gioia, spirito agonistico, senso di appartenenza e, non importa, anche quel po’ di delusione che dopo tanti sacrifici, sembra togliere, a torto o a ragione, quello che pensano di meritare. Anche questa è crescita, li farà maturare, li renderà domani uomini e donne consapevoli. In bocca al lupo a chi va a Salerno e ai team selezionati per il premio “Oltre la Robotica”.
Ed è già al lavoro per la gara nazionale il team Metaltech Ruiz, guidato dalle insegnanti coach Annarita Malerba e Candida Sapia e composto dagli alunni Sara Prisutto di 3AL, Simone Matellini di 2BL, Beatrice Barba e Doriana Criscimanna di 3BL, Tommaso Grimaldi di 1QL, Ardena Ahsani, Amanda Briganti, Lorenzo Luciani, Vittoria Veca di 2QL, Alice Carta, Stefano Di Fazio, Pierluigi Saraceno, Giuseppe Tramontana, Carmen Lamia e Gabriele Caramagno di 3QL.
Dopo un intenso lavoro non solo nella robotica ma soprattutto sulla capacità di lavorare come una squadra affiatata ad un progetto scientifico, il team augustano ha visto riconosciuto dalla giuria di esperti anche l’alta valenza del prototipo presentato, che affronta la tematica di come valorizzare in modo innovativo il patrimonio storico e culturale del territorio. I ragazzi fin da subito hanno pensato al Kursaal, un edificio nel cuore della villa cittadina, un tempo cine-teatro e oggi abbandonato, con l’obiettivo di realizzare al suo interno un museo Steam. Gli studenti hanno realizzato un modello 3D del Kursaal inserendo in ogni stanza un QR-Code in modo da mostrare un video dimostrativo di ognuno degli esperimenti scientifici che verranno realizzati: Solar tracker, Balloon car, Water purification process, Magnetic Field, Walking Rainbow, Phone-car, Pendulum art, Visualizzazione-suono e tanti altri.
Il progetto ha previsto anche la realizzazione di un canale youtube sul quale i ragazzi hanno caricato i video scientifici realizzati da loro stessi a corredo degli esperimenti. In questo modo, gli alunni sono stati dei veri e propri “content creator” e hanno sperimentato un approccio “learning by doing”, creando uno spazio virtuale dove poter anche condividere in futuro la loro passione per le Steam.
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