Terzo posto per il Ruiz alla finale nazionale dei Giochi e campionati della Chimica che si sono disputati, nei giorni scorsi, a Fiesole. A gareggiare la squadra, composta dagli studenti Valerio Anfuso di 2Q del liceo scientifico quadriennale, Martina Bassetto di 3C dello scientifico delle Scienze applicate, Giovanni Coco di 4Q dello Scientifico e Stefano Di Fazio di 3Q del quadriennale che, accompagnati da Rosaria Politi, tutor del progetto, hanno conquistato il terzo posto tra le scuole non chimiche dopo una gara molto intensa.
Gli alunni augustani hanno dato prova di sapersi fronteggiare con argomenti di alto livello delle tre discipline caratterizzanti il corso: Chimica analitica, Tecnologie Chimiche industriali e Chimica organica e Biochimica, nonché una buona capacità di lavorare in team. Già alle gare di qualificazione regionali, che si sono svolte all’Einaudi di Siracusa ma in simultanea in tutta Italia, il team augustano aveva dimostrato di possedere ottime competenze qualificandosi al secondo posto delle scuole non chimiche tra 250 squadre partecipanti, oltre ad essere l’unica squadra siciliana ammessa alle finali nazionali. Congratulazioni sono arrivati dalla dirigente scolastica, Maria Concetta Castorina, e da tutta la comunità scolastica ai quattro studenti per questo risultato prestigioso che li colloca tra le eccellenze delle scuole superiori italiane.
Questa è stata la prima edizione della competizione a squadre dei Giochi della Chimica, nati nel 1984 e organizzati dalla società della Chimica italiana (Sci) su incarico della direzione generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale di istruzione del ministero dell’Istruzione e del merito, con lo scopo di stimolare l’interesse verso la disciplina. E l’interesse c’è stato davvero visto che 33mila studenti e 260 squadre hanno partecipato a questa edizione. I Giochi della chimica, inoltre, sono inseriti tra le iniziative di valorizzazione delle eccellenze riguardanti gli studenti delle scuole secondarie superiori; essi non sono solo una competizione, ma un trampolino di lancio per tanti giovani talenti che incarnano la passione, la dedizione e l’ingegno che alimentano il progresso scientifico.
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