Ogni anno dal 1970 il 22 aprile ricorre “la giornata mondiale della terra”. Un momento immaginato già nel 1962 e concretizzato per la prima volta meno di dieci anni dopo, in cui tutti, non solo i gruppi ecologisti, possano mettere in atto opere di sensibilizzazione il cui fine sia quello di abbandonare lo stereotipo che vede la natura come un luogo da sfruttare fino allo sfinimento, restituendole piuttosto il suo ruolo di essere vivo, intelligente, difficile da comprendere nella sua immensità e nella varietà delle sue forme infinite di esistenza.
Nuova Acropoli Augusta in occasione della celebrazione dell’ “Earth day”, per domani alle 18,30 ha organizzato a palazzo San Biagio un incontro culturale dal titolo “Vive e vegete” in cui il relatore, Marcello Baudo proporrà un nuovo punto di vista – che mette al centro la salvaguardia della natura – e un nuovo approccio mediante il quale l’essere umano possa ricucire, con il mondo vegetale, un legame reciso da tempo. Perché non possiamo pensare di rispettare la natura se non le riconosciamo il senso e il motivo stesso della nostra esistenza.
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