Risultano pulite le acque della spiaggetta del Granatello. Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, ha nuovamente analizzato le acque del mare di Augusta. Dopo i precedenti campionamenti effettuati negli ultimi tre anni alla spiaggetta delle Grazie – sempre risultati positivi ed entro la norma – quest’anno è ritornata ad esaminare le acque in prossimità della spiaggetta Granatello, luogo molto amato e frequentato da tanti augustani benché viga il divieto di balneazione.
Le analisi hanno riscontrato che il campione prelevato lo scorso 2 luglio rientra nei valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010), fa sapere l’associazione in una nota, ribandendo che nonostante ciò, come in precedenza, quel tratto di mare rimane ancora non idoneo a causa del generale divieto di balneazione esistente nel golfo Xifonio e principalmente dovuto alla mancanza di sistemi di depurazione.
Legambiente ricorda in oltre che a 48 anni dalla legge Merli, che per prima affrontò la questione delle acque reflue in Italia, a 30 anni dalla legge Galli che regolamentò la gestione delle risorse idriche e della depurazione, a 9 anni dall’inizio del commissariamento e a ormai 16 mesi dal decreto di esclusione Via (con numerose prescrizioni da adempiere ante e post opera) del progetto “Interventi funzionali al superamento delle criticità del sistema fognario e depurativo del comune di Augusta” siamo ancora in attesa della validazione del progetto esecutivo, dell’appalto e dell’inizio dei lavori che, tutto andando bene, si stima dureranno 1340 giorni.
“È poi preoccupante che né dalla struttura commissariale né dall’amministrazione comunale giungano notizie certe e verificabili sullo stato delle cose e sui tempi attendibili di inizio delle opere. È insopportabile e irrispettosa tanta indifferenza nei confronti della cura dell’ambiente e del diritto di conoscere di tutti i cittadini”- prosegue la nota che sottolinea come anche quest’anno, inoltre, non è cambiata né migliorata la condizione difficile in cui si trova il mare di Augusta.
“Continuiamo a constatare che la sua libera fruizione è sempre più messa a rischio dalla continua aggressione al litorale con la cementificazione e la privatizzazione di ampi tratti della costa balneabile, dal permanere di gravi fenomeni di erosione costiera, dai vincoli militari e industriali e dalle barriere architettoniche. Con cancelli, strade private, muri e recinzioni si continua a negare il diritto di accesso al mare a tutti i cittadini. Troppi sono quegli elementi che impediscono il diritto alla libera e sicura fruizione della risorsa mare e che, in nome dell’interesse generale, dovrebbero indurre le autorità ad interventi di tutela anche ricorrendo, come sarebbe il caso, ad espropri per pubblica utilità e, quantomeno, alla destinazione all’uso pubblico di qualche strada privata”.
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