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Augusta, gru del porto commerciale mai utilizzate perché danneggiate in fase di montaggio: saranno riparate

L’ appalto da 10 milioni di euro, bandito dall’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale, ha avuto esito positivo ed è stato aggiudicato con un ribasso del 18% all’Ams industry srl  

Sono stati consegnati nei giorni scorsi  i lavori di smontaggio e riparazione delle due grosse gru blu che da anni si trovano, mai utilizzate perchè danneggiate ancor prima di essere messe in funzione, al porto commerciale all’interno della banchina container che da qualche mese ospita le navi i container arrivate da Catania. E che rischiavano di essere un’incompiuta.

L’ appalto da 10 milioni di euro, bandito dall’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale,  ha avuto esito positivo ed è stato aggiudicato con un ribasso del 18% all’Ams industry srl, di Casalnuovo di Napoli e la classificazione OS31 per la realizzazione di impianti di sollevamento: entro 500 giorni, grazie all’uso di manodopera altamente specializzata e attrezzature d’avanguardia, potrà eseguire prima un semi smontaggio delle gru che viaggiano su binario col sistema ship to shore (nave a riva), poi un trasferimento in altra posizione perché nell’area limitrofa stanno proseguendo i lavori per il nuovo terminal contenitori, infine il ricollocamento per l’uso definitivo.

Le gru “a portale” si distinguono dalle altre, già un funzione nello scalo augustano, più tradizionali denominate “gommate”, perché hanno maggiore rapidità nel caricare e scaricare un container dunque alla luce dei trend di merci in crescita, previsti per i prossimi anni, risulteranno utili a soddisfare fabbisogni più cospicui; inoltre sono di proprietà dell’Adsp, mentre le gru nei porti commerciali generalmente appartengono agli operatori di container e non alle amministrazioni pubbliche.

La previsione delle due gru abbandonate, fatta anni addietro, rientrava in un progetto più ampio di rilancio del porto di Augusta per un totale di circa 35 milioni di euro di investimento, ma solo la banchina era stata finita regolarmente e collaudata. Con questo nuovo appalto sarà de facto evitata un’incompiuta, in attesa che la magistratura faccia il suo corso per gli avvenimenti precedentemente accaduti, che non riguardano la governance attuale dell’Adsp.

“Posano all’acqua e al vento da circa sei anni, monumenti all’incuria – ed era alto il rischio di non poterle più ultimare e utilizzare, perdendo non solo una grande opportunità ma anche buona parte dei fondi Pon con cui erano state inizialmente previste. Ci siamo spesi con tutte le nostre forze in questi mesi per trovare un’azienda interessata a compiere questo lavoro particolarmente difficile e articolato, tanto che ben due gare d’appalto sono andate deserte”- ha commentato il presidente dell’ Adsp Francesco Di Sarcina che aveva già preannunciato la consegne dell’opera durante l’ultimo incontro con Assoporto Augusta.


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