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Augusta ha “un’amministrazione di destra”: il Pd all’attacco dopo l’adesione del sindaco a Fratelli d’Italia

Per gli esponenti del centro sinistra adesso l’amministrazione di Augusta è ufficialmente  “una sostenitrice del blocco navale per i migranti"

“Come avevamo annunciato, è stata finalmente gettata la maschera del civismo di facciata anche ad Augusta. Il sindaco Giuseppe Di Mare aderisce alla destra di Fratelli d’Italia insieme ai suoi consiglieri e all’assessore di fiducia. L’amministrazione comunale votata nel 2020 come un progetto civico trasversale, sedicente estraneo alle logiche di partito per guardare solo agli interessi della città, oggi veste i panni della destradestra. L’annuncio è stato dato dall’onorevole Carlo Auteri e dal commissario provinciale di Fratelli d’Italia a mezzo stampa”.

A dirlo è  il Partito democratico di Augusta, che interviene cosi sulla notizia di adesione del sindaco al partito del premier Giorgia Meloni, che verrà ufficializzata oggi pomeriggio in occasione della tre giorni sul turismo di FdI in programma a Brucoli.

“Il quadro si è chiarito, si sono rotte le ambiguità. Augusta va alla destra. – sottolinea il Pd- A quella destra di Governo che taglia oltre 80 milioni di Pnrr nella provincia di Siracusa e nel porto di Augusta. A quella destra che ha annunciato nei giorni scorsi tagli alla sanità nella prossima legge di bilancio per circa 4 miliardi, che ha preso in giro sul tetto al costo dei voli, sulle accise ai carburanti, sulla tassa agli extraprofitti delle banche, che non indica nemmeno un euro di investimenti per la zona industriale o la transizione ecologica nel polo industriale siracusano, che organizza passerelle di ministri e deputati, senza che si vedano risultato tangibili per la città di Augusta o per la provincia di Siracusa”.

Per gli esponenti del centro sinistra adesso l’amministrazione di Augusta è ufficialmente  “una sostenitrice del blocco navale per i migranti che ha permesso la strage di Cutro, sfidando le stesse parole di condanna di Papa Francesco. Di Mare diventa agente attivo di partiti che vogliono le alleanze con Orban, Le Pen e altre formazioni di estrema destra, portandoci ad un isolamento in Europa. Il nostro sindaco dell’empatia, come si era definito in Consiglio comunale, appoggia chi ha tolto il Reddito di cittadinanza e lasciato milioni di italiani senza un sostegno, fa squadra con chi si oppone al salario minimo e non fa nulla di concreto contro gli aumenti delle bollette energetiche e dei carburanti”.

E allora chi si è fidato del civismo oggi si ritrova “sostenitore, suo malgrado, di questa destra anti-europea, vicinissima ai partiti xenofobi che usano la paura come strumento di governo. Era già palese l’impronta dagli atti amministrativi di questi anni, con la cessione dell’acqua pubblica ai privati, nessun investimento sulla differenziata, con il conseguente aumento delle tariffe Tari e il suo bene placido alla svendita del porto ad una cordata palermitana insieme alla sua assessora al porto. Atti amministrativi volti ai pochi contro gli interessi dei cittadini, per chissà quale futuro scambio politico. Augusta non merita un governo cittadino come questo”- conclude il Pd che  fa appello alle forze politiche moderate e di centrosinistra e a tutti quelli che non si riconoscono nelle politiche di destra, a fare fronte comune e aprire un dibattito comune per “evitare di subire atti amministrativi che stanno spogliando e svendendo il nostro territorio”.


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