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Augusta, il Ruiz in scena lo spettacolo teatrale “Makallè” per educare al rispetto delle donne

Lo spettacolo è stato preceduto da attività di circle time, letture e visioni di video per ricordare le battaglie e le vittorie delle donne e per mettere in evidenza le discriminazioni di cui ancora oggi sono spesso vittime

All’istituto superiore “Gaetano Arangio Ruiz”, guidato dalla dirigente scolastica  Maria Concetta Castorina, quest’anno la giornata internazionale della donna è stata celebrata con due appuntamenti. L’8 marzo infatti, all’interno di un percorso didattico interdisciplinare di Educazione civica, curato dall’insegnante Rosa Anna Bellistri,  sono state realizzate nelle classi attività di circle time, una metodologia che consiste nel disporre tutti i componenti della classe in un cerchio e discutere di un argomento, letture e visioni di video per ricordare le battaglie e le vittorie che le donne hanno conseguito nel corso della storia, ma anche per mettere in evidenza le discriminazioni di cui ancora oggi sono spesso vittime. Essa deve ricordare che la strada che porterà a un pieno riconoscimento del loro ruolo e dei diritti delle donne è ancora lunga. Per tale ragione è importante parlare di questa ricorrenza a scuola.

Lunedì, invece, l’aula magna dell’ istituto si è trasformata in un palcoscenico per ospitare lo spettacolo teatrale “Makallè”, scritto e diretto da Aurora Miriam Scala e interpretato da Carmela Buffa Calleo.  Il titolo si riferisce ad un dolce tipico siciliano, fritto e farcito con ricotta, la cui prima apparizione risale al 1600, che qui diventa metafora di poesia e riscatto femminile.   Angela, è l’unica figlia di Giuseppe Scognamiglio, il più bravo pasticcere del paese, tanto da essere conosciuto come il signor Makallè. Angela vorrebbe anche lei seguire le orme del padre ma non può perché nella sua famiglia da due generazioni le ricette sono segrete e tramandate da generazioni al primo figlio maschio. Ma lei, testarda e caparbia, circondata da tanti personaggi simbolo di un mondo arcaico, riuscirà a scardinare quell’antico pregiudizio e conquistare il suo posto nel mondo della pasticceria. Una storia apparentemente semplice che, negli anni delle grandi conquiste femministe, indaga i meccanismi di una famiglia tradizionale siciliana degli anni ’70, dove le donne compiono le loro piccole rivoluzioni, liberandosi seppur a fatica da obblighi familiari e antichi retaggi. Angela rappresenta così tutte le madri, nonne, sorelle, zie che nel loro piccolo hanno contribuito al cambiamento.

Lo spettacolo fa parte di un progetto di ampio respiro “Arte di ogni genere” promosso e finanziato dalla Regione Sicilia e di cui il Ruiz è risultato assegnatario. Curato dalle docenti Concetta Baffo e Giusi Lisi, è strutturato in diversi momenti ed ha l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi al rispetto e all’accettazione delle differenze di genere. Gli studenti del Ruiz hanno assistito a una piece che ha offerto vari spunti di riflessione: il conflitto generazionale tra genitori e figli, l’impossibilità per la figlia femmina di poter perpetuare lo stesso lavoro del padre; l’annullamento che le donne dovevano subire, i pregiudizi e la mentalità retrograda allora imperanti… Nel dibattito che è seguito allo spettacolo  si è voluto fare memoria delle battaglie degli anni ’70, nelle piazze delle giovani donne in minigonna sull’onda di un travolgente ’68.  “Il teatro è uno strumento educativo importante – affermano le due docenti – per riflettere insieme attraverso l’arte, sulla condizione della donna nella società di ieri e di oggi e su quanto sia indispensabile diffondere la cultura del rispetto della figura femminile affinché crescano futuri uomini e donne in grado di riconoscere le ingiustizie e le ineguaglianze per combatterle ”. 


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