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Augusta, La Ferla e Raina lasciano il partito di “Sud chiama nord”

Il consigliere comunale e il presidente del movimento “Augusta vera” hanno spiegato le ragioni in una nota

Dopo lunga riflessione e alla luce di recenti vicende e posizioni non condivise   il consigliere comunale  Francesco La Ferla e il presidente cittadino di “Augusta vera” Aldo Raina, insieme al gruppo, hanno deciso di lasciare il partito di “Sud chiama nord”.

Lo hanno fatto sapere in una  nota in cui  parlano di “sofferta decisione a noi imposta da situazioni assolutamente non in linea con le nostre priorità”, ricordano che il gruppo di tesserati del movimento cittadino “Augusta vera” alle ultime elezioni Europee ha dimostrato in poche settimane di campagna elettorale di conseguire un “risultato elettorale di tutto rispetto, 550 preferenze in una competizione con il 30% di votanti. – si legge- Tra le motivazioni politiche emerge la mancanza totale di interlocuzione e, quindi, una fase di coordinamento che purtroppo non c’è stata. Noi ci definiamo un vero movimento civico che vuole, in controtendenza alla attuale politica di destra, spostare l’attenzione sulla salute del cittadino, sull’ambiente e sui servizi che i nostri concittadini richiedono. Nessuna alleanza è possibile con chi non rispetta i nostri principi”.

Raina ricorda l’ impegno assunto con il parlamentare regionale Ismaele La Vardera a palazzo dei Normanni, in riferimento della gravissima situazione ambientale nella provincia di Siracusa. Fu presentato il libro di Fabio Lo Verso “Il mare colore veleno”, alla presenza di don Palmiro Prisutto ed in presenza del coordinatore provinciale di Sud chiama Nord  Edy Bandiera proprio al palazzo della Regione Sicilia, per cui si erano presentate “ai nostri occhi delle speranze perché il tema ambientale venisse attenzionato da tutta la politica regionale di maggioranza e opposizione. Purtroppo –prosegue- subito dopo le elezioni Europee è calato il silenzio ed, infine, nonostante le sollecitazioni fatte per avere un incontro con il leader Cateno De Luca, la risposta è stata e rimane il silenzio”. Inoltre alla luce anche della posizione politica di schieramento del partito che, alle elezioni amministrative di Pachino, ha sostenuto una candidatura vicino a Forza Italia e, quindi, del centro destra il gruppo augustano ha chiesto rassicurazioni che ad Augusta potesse avere libertà di decidere in vista delle elezioni amministrative dell’anno prossimo, ricevendone “un nulla di fatto, ossia silenzio”, che li ha indotti a “non più proseguire nel progetto che si dichiarava antisistema di Sud chiama Nord a cui noi tutti avevamo fermamente creduto”.

Raina e La Ferla dichiarano di guardare con attenzione ai movimenti civici e le forze sane coerenti e rispettose, “che fanno capo a partiti in contrapposizione a questa destra fallimentare.  Tra un anno la città è chiamata alle urne e –proseguono- dovrà scegliere se continuare a vivere con mille problemi, senza un sistema di depurazione, senza un serio sistema idrico, senza verde dove si abbattono alberi secolari e dove la raccolta differenziata è al minimo storico, dove si autorizzano deposito di gas  altamente esplosivo nella rada di Augusta e discariche di rifiuti pericolosi, dove si continua una urbanizzazione selvaggia senza un piano urbanistico, dove l’acqua potabile non è garantita, pur pagando dei tributi alle stelle, una città sporca, dove si spendono ingenti somme per feste paesane, o cambiare direzione. Il nostro movimento è  aperto a professionisti e gente comune che hanno a cuore Augusta. Il nostro impegno in Augusta vera è quanto mai massimo”.


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