Un lavoratore in nero e altri due senza il casco di protezione all’interno di un cantiere edile del centro storico. E’ quanto hanno accertato i finanzieri della Compagnia di Augusta che durante un controllo hanno scoperto un lavoratore “in nero”, per il quale non era stata comunicata l’assunzione al Centro dell’impiego e due dipendenti privi dell’apposito casco di protezione, di cui è obbligatorio l’uso: entrambi, pertanto, sono stati segnalati alla Procura di Siracusa, unitamente al datore di lavoro, per le conseguenti contravvenzioni in materia di sicurezza sul lavoro previste dal decreto legislativo 81/2008.
Il titolare dell’ impresa è stato segnalato all’Ispettorato territoriale del lavoro (per la cosiddetta “maxisanzione”) e per la regolarizzazione dei rapporti lavorativi ed è stata proposta ed applicata la sospensione dell’attività, in quanto la forza lavoro irregolare superava il 10% del personale impiegato.
L’attività eseguita testimonia la costante attenzione riservata dalla Guardia di finanza sia al fenomeno del “lavoro nero” che costituisce piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste, sia nei confronti dell’indebito accesso alle prestazioni assistenziali ed a misure di sostegno al reddito, che genera iniquità e mina la coesione sociale
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