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Augusta, le vittime civili di guerra a causa dei residuati bellici: conferenza al Comune

È stata promossa nei giorni scorsi dall' Unitrè e dell'associazione culturale Lamba Doria

“Le vittime civili di guerra. Pericolosità dei residuati bellici. Attualità nei conflitti contemporanei”. È stato questo il tema dell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi nel salone di rappresentanza “Rocco Chinnici” a cura dell’Unitre e dell’associazione culturale Lamba Doria, alla presenza del sindaco Giuseppe Di Mare,  dell’assessore alla Cultura Giuseppe Carrabino, di Francesco Paci, referente del gruppo di Augusta dell’associazione culturale e di Salvatore Cannavà presidente Unitre Augusta.

Hanno relazionato Alberto Moscuzza e Massimo Lucca, rispettivamente presidente e vice  di Lamba Doria, il primo ha spiegato che le vittime civili per cause belliche dalla fine del secondo conflitto mondiale fino ai giorni nostri causati per casualità dal ritrovamento di ordigni bellici sul nostro territorio siracusano sono centinaia solo fra i bambini. Un motivo, questo, che spinse le amministrazioni scolastiche alla diffusione nelle scuole di manifesti con immagini di ordigni e delle cause che essi potevano provocare e, in caso di ritrovamento, si raccomandava di avvertire subito le autorità competenti. Il territorio siracusano, soprattutto Augusta, Palazzolo, Solarino, fu luogo di feroci combattimenti e, nel dopoguerra, le cronache riportarono un’alta densità di morti soprattutto fra i bambini, a causa del ritrovamento di ordigni bellici, ha ricordato  il consulente scientifico della Marina militare che ha esposto la “cassetta d’istruzione” utilizzata dagli uomini dell’Arma dei Carabinieri e dell’Esercito nelle scuole per informare i bambini sulla pericolosità del ritrovamento dei residuati bellici..

Si è soffermato, invece, sulle vittime civili da mine della zona  balcanica Lucca che si è basato su esperienze personali avute durante le sue missioni di pace in Bosnia Erzegovina con l’Operazione “Eufor Althea” e ha illustrato con foto e video la situazione dei campi minati ancora presenti nell’area balcanica ed il lungo lavoro di sminamento svolto dal personale militare dell’Unione Europea in collaborazione con gli eserciti locali. Nonostante ciò, restano ancora sul terreno circa 120 mila mine che costituiscono un costante pericolo per le locali popolazioni, specie nelle aree rurali.

L’evento,  moderato da Anna Lucia Daniele, vicepresidente e referente per la cultura dell’Unitre Augusta, si è concluso con l’omaggio ai relatori da parte di Cannavà, del libro redatto e pubblicato in occasione del venticinquennale dell’associazione dal titolo “Sognare è volare con i nonni, i nipoti e… gli amici dell’Unitre”.


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