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Augusta, manutenzione straordinaria dei piloni del viadotto Federico II: al via i lavori finanziati dal Pnrr

Allestito il cantiere sotto i primi piloni che poggiano sul tratto tra il lungomare Rossini e corso Sicilia, i lavori procederanno via via negli altri 12 piloni del viadotto

Al via da alcuni giorni i lavori di manutenzione straordinaria dei piloni del viadotto Federico II. Gli operai della ditta esecutrice  “Two smart  building” di Tremestieri etneo, nel catanese, che fa parte del consorzio “Fenix Stabile scarl” che ha vinto l’appalto, hanno allestito il cantiere sotto i primi piloni che poggiano sul tratto tra il lungomare Rossini e corso Sicilia e procederanno via via con i lavori negli altri 12 piloni interessati dagli interventi. Sono previsti ponteggi sospesi che dall’impalcato scendono sulle pile su cui sarà effettuata la manutenzione con la protezione del sottoviadotto.

Tempi di esecuzione previsti 16 mesi, l’intervento è finanziato con il Pnrr con la misura dedicata alle Zes  per un importo di 1 milione 954mila euro e il soggetto attuatore è l’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale. L’intervento è il secondo stralcio funzionale  di un accordo quadro di tre stralci, che prevede anche i lavori di manutenzione straordinaria della via di accesso al porto commerciale Punta Cugno e la realizzazione del  terzo ponte tra Isola e Borgata tra i comprensori portuali civili e militari dell’Isola con la Borgata. Per tutti i tre gli interventi il finanziamento totale è di 26,2 milioni di euro.

Per consentire i lavori è stata emanata un’ordinanza di polizia municipale che dispone il restringimento della carreggiata con riduzione da due corsie a una nella direzione dalla Borgata verso l’Isola.  Fino alla fine dei lavori, inoltre, è vietata la sosta “sotto il cavalcavia di corso Sicilia lato ovest” e la circolazione nella “strada di collegamento tra il lungomare Rossini e corso Sicilia“.

Sul viadotto Federico II è stato eseguito, nell’estate 2021, un primo intervento di ripristino strutturale su progetto redatto dal Genio civile di Siracusa, risanando le cinque pile in cemento armato più degradate (identificate con i numeri 7, 10, 11, 15, 16 tra le diciotto complessive), per l’importo di 344mila euro a valere sul bilancio comunale.


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