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Augusta, nasce “Largo dei poeti federiciani” al vicolo dell’ Annunziata

Con apposita delibera la Giunta comunale ha attribuito la denominazione all’area adiacente la chiesa di Maria Santissima Annunziata dove sono state apposte sei stele con  altrettante poesie    

Con apposita delibera la Giunta comunale ha attribuito la denominazione “Largo dei poeti federiciani” all’area adiacente la chiesa di Maria Santissima Annunziata, nell’omonimo vicolo nel centro storico di Augusta. La deliberazione si inserisce nell’ambito delle iniziative appena concluse dell’ evento “Premio di poesia Il Federiciano – XV Edizione” ospitato nella nostra città per la prima volta dal 24 al 31 agosto scorso, che ha registrato oltre 4.800 partecipanti, circa 9.000 composizioni e la presenza in città di circa 1.500 poeti provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero che, per una settimana, hanno avuto modo di conoscere la nuova “Città della poesia”

Un evento che ha permesso alla città di essere conosciuta e apprezzata, grazie ad un premio ideato e realizzato dall’editore Giuseppe Aletti che prevede di immortalare le poesie vincitrici su stele di ceramica maiolicata affisse alle pareti del centro storico creando così un’antologia a cielo aperto, dove le poesie diventano parte integrante dell’arredo urbano.

“All’editore Giuseppe Aletti – fa sapere l’assessore alla Cultura Giuseppe Carrabino – abbiamo suggerito di sistemare le stele in ceramica nel largo adiacente la chiesa di Maria Santissima Annunziata che un tempo costituiva l’asse principale di collegamento tra la chiesa Madre e il Castello svevo. Tale scelta, condivisa ed apprezzata, ha permesso di avviare la valorizzazione dell’antica via federiciana (già via del Cassaro) con la collocazione di sei pannelli realizzati artisticamente dal maestro Orazio Costanzo che oltre a riportare i testi dei poeti vincitori ha illustrato segni e simboli federiciani. Il sito, illuminato ed elegantemente arredato, è divenuto luogo di incontro per quanti si inoltrano nei vicoli e nelle stradine del centro storico  oltre ad essere accompagnati dai versi di autori emergenti, a cui – aggiunge- si sono aggiunti quelli dello stesso Giuseppe Aletti, dei grandi classici come il Premio Nobel Salvatore Quasimodo o di personaggi della cultura quali  Hafez Haidar, studioso di dialogo interreligioso e di cultura araba, già docente di Lingua e letteratura araba all’ università di Pavia, narratore e saggista, fra le voci più originali del mondo arabo sul tema delle religioni, candidato al Premio Nobel per la Pace (2017) e per la Letteratura (2018)”.

 

 

 

 


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