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Augusta, nuovo marciapiede del Lungomare Rossini troppo stretto per disabili in carrozzina: interrogazione del M5S

Da misurazioni effettuate personalmente dai consiglieri Blanco e Suppo  la larghezza è di circa 130 cm, con punti che decrescono fino a 90 cm e secondo la normativa vigente la larghezza standard non può essere inferiore a 150 cm

Una interrogazione all’amministrazione comunale sulle norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche del nuovo marciapiede appena realizzato al Lungomare Rossini è stata presentata  dai consiglieri comunali del Movimento 5 stelle Roberta Suppo e Uccio Blanco che se  accolgono favorevolmente l’intervento, non dubitando dell’utilità dell’opera, dall’altro si pongono però alcune riflessioni in particolare sull’accessibilità anche ai disabili in carrozzina  del  tratto  di marciapiedi vista la sua larghezza.

“Da misurazioni effettuate personalmente in loco – scrivono in una nota- si è appurato che la larghezza operativa del marciapiede di nuova realizzazione è di circa 130 cm, con punti che decrescono fino a 90 cm. Secondo la normativa vigente, la larghezza standard dei marciapiedi, in particolare quelli di nuova costruzione, non può essere inferiore a 150 cm. Inoltre, eventuali percorsi pedonali devono garantire una larghezza minima di 90 cm e, per consentire l’inversione di marcia a persone su sedia a ruote, devono prevedere allargamenti in piano ogni 10 metri di sviluppo lineare”.

I due esponenti dell’opposizione  si chiedono per quale motivo “tali disposizioni di legge siano state disattese nel Comune di Augusta” e  si dicono preoccupati per la “mancanza di lungimiranza dell’ amministrazione Di Mare nelle proprie progettualità, a discapito dei cittadini – in particolare delle categorie più fragili – sia in termini di accessibilità ai servizi, sia per quanto riguarda la gestione del denaro pubblico. Né è un lampante esempio la rotatoria all’ingresso di Augusta realizzata e poi smantellata, dopo meno di un anno, per essere adeguata”.

Secondo i consiglieri, l’ormai nota propensione dell’amministrazione a privilegiare la visibilità mediatica – tra selfie e tagli di nastri – rischia di allontanarla dai reali bisogni della cittadinanza e chiedono quindi all’amministrazione, previa verifica dell’attendibilità delle loro osservazioni, di procedere all’adeguamento dell’opera, affinché sia realmente accessibile a tutti.


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