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Augusta, Piano di eliminazione delle barriere architettoniche e regolamento sui dehors: via libera dal Consiglio

Sono le novità approvate, insieme ad altri punti,  dalla pubblica assemblea, che si è riunita in seconda convocazione dopo il nulla di fatto del giorno precedente dovuto dell’assenza di quasi tutti i 24 consiglieri

Il Comune di Augusta si è dotato per la prima volta del Piano di eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) e del regolamento per la disciplina dell’occupazione di suolo pubblico per spazi di ristoro all’aperto annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione – dehors. Sono queste le novità approvate, l’altro ieri, dal Consiglio comunale che si è riunito in seconda convocazione dopo il nulla di fatto del giorno precedente dovuto dell’assenza di quasi tutti i 24 consiglieri comunali.

Il via libera ai due atti è arrivato dalla sola maggioranza di 11 consiglieri, con l’astensione dell’unico rappresentante dell’opposizione, il grillino Uccio Blanco;  il Peba, la cui adozione è un obbligo per ogni comune, è stato illustrato  dall’ architetto che lo ha redatto Giulia Alonzi che ha spiegato che si tratta di uno strumento pluridisciplinare per la pianificazione e programmazione degli interventi per eliminare le barriere architettoniche e gli ostacoli per rendere accessibile a tutti  edifici e spazi urbani, che non sono solo quelli di proprietà del Comune, ma anche dei privati ma fruibili dalla comunità.

Il piano è stato diviso in tre micro macro aree, sono stati individuati 39 edifici sia pubblici, come scuole, uffici comunali e chiese,  ma anche privati ma con accesso al pubblico  come le poste, 10  spazi urbani e 17 percorsi pilota. E’ uno strumento dinamico e può essere integrato, come lo sarà ad esempio con  il cimitero che, all’epoca della redazione dell’atto, non è stato inserito perché erano previsti dei lavori.

“Il Peba  rappresenta uno strumento fondamentale perché non solo elimina le difficoltà delle barriere in termini progettuali e  dà  tempo di programmazione per  realizzare degli interventi costruttivi, ma anche perché dà la misura di una città che ha bisogno oggi, quando anche delle opere pubbliche sono state progettate da altri tempi, di ricevere degli adeguamenti sulla base anche delle istanze che provengono dalla collettività. Cercheremo di estenderlo alla cittadinanza per agevolare la mobilità di tutti  per poter essere recettori di  segnalazioni e poter apportare dei miglioramenti”– ha commentato  l’assessore alle Politiche sociali Biagio Tribulato che ha sottolineato che l’ amministrazione ha fatto gli interventi in questi ultimi mesi  per abbattere le barriere architettoniche, specie nelle scuole.

Qui sono stati  riattivati gli ascensori, con la previsione entro fine anno di farlo in tutti plessi, per l’adeguamento degli edifici comunali, a palazzo San Biagio non funziona bene  l’elevatore e  si sta cercando di apportare degli aggiustamenti per poter consentire l’accesso al piano superiore  delle persone con disabilità,  mentre per quanto riguarda un edificio anche comunale che aveva la stessa problematica è stato posto come ordine di servizio ai dipendenti pubblici di fare riferimento, qualora ci siano delle difficoltà di ricevimento per persone con disabilità, al piano terra.

Disco verde dal Consiglio anche per il  primo regolamento comunale per la disciplina dell’occupazione di suolo pubblico per spazi di ristoro all’aperto annessi a locali di pubblico esercizio di somministrazione – dehors che, durante la pandemia,  sono stati concessi in maniera gratuita grazie a norme nazionali di prossima  scadenza che impongono, appunto adesso, un regolamento che deve adattarsi al mutato contesto.  Come ha spiegato in aula Massimo Sulano, responsabile dell’Urbanistica i  dehors, sono stati suddivisi per tipologia ma anche per zone su cui  installarli, se sono stagionali (non oltre 180 giorni) o permanenti e quinquennali. Per i dehors come tavolini, sedie e  fioriere basta la richiesta di autorizzazione da inoltrare attraverso lo sportello unico, se ci sono pedane o altri manufatti è necessaria  non solo l’ autorizzazione di suolo pubblico ma anche  quella  urbanistica e si può presentare  la Cila o Scia.

La pubblica assemblea ha, inoltre, approvato  il Dup 2025-2027, lo strumento economico- finanziario propedeutico al bilancio previsionale, che contiene gli stanziamenti che poi verranno portati in bilancio, come affermato in aula dalla responsabile del settore Finanze Gisella Vaccaro. Anche questo è stato votato dalla maggioranza di 11 consiglieri, con l’astensione di Blanco, stessa votazione per il bilancio consolidato relativo all’esercizio 2023, che riguarda le partecipate del Comune, come l’assemblea territoriale idrica di Siracusa, il Flag Riviera, consorzio d’ambito territoriale ottimale di Siracusa in liquidazione.

Altro punto all’ ordine del giorno approvato l’ adeguamento degli oneri di urbanizzazione e costo di costruzione per l’anno 2025:  se non ci sono aumenti rispetto all’anno scorso del costo di costruzione degli edifici residenziali, che rimane invariato ed è pari a 273, 73  euro al metro quadrato, per gli oneri di urbanizzazione c’è stato  un adeguamento Istat pari al 9,70% riferito al periodo dicembre 2020-agosto 2024, ha detto Sulano.

A spiegare l’ultimo punto approvato, la relazione illustrativa della scelta della modalità di gestione del servizio dei rifiuti solidi urbani e assimilati (Sgrua), del servizio di manutenzione del verde pubblico e dei servizi connessi sul territorio comunale è stato il responsabile dell’ Ambiente, Edoardo Pedalino: l’atto non introduce niente di nuovo rispetto a quanto approvato nei mesi scorsi, c’era la necessità di presentare la relazione dopo che l’ Urega  ha  avviato le procedure, ancora in corso, per l’affidamento dell’appalto e riassume in maniera sintetica le stesse motivazioni già riportate in sede di approvazione di Consiglio del capitolato tra cui, per esempio, la futura presenza di isole ecologiche con microchip che verranno collocate in alcuni punti del territorio come le cosiddette “case sparse”,  a cui si potrà accedere solo con badge e, dunque, se si è in regola con la registrazione della banca dati Tari. L’appalto avrà una durata di sette anni e prevede anche la costruzione del Ccr, che era già previsto nel precedente appalto, scaduto a luglio del 2023, e che ancora non è stato realizzato.

 


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