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Augusta, progetti Erasmus: il Ruiz riconosciuto scuola “role model” per l’internazionalizzazione

Il riconoscimento è arrivato dall’ Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca, insieme ad altre quattro scuole di Bagheria, Messina, Marsala e Catania

L’istituto di istruzione superiore Gaetano Arangio Ruiz è stata designata dall’Indire, l’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca, come scuola “role model”, cioè punto di riferimento  per le esperienze di internazionalizzazione, essendosi distinta  negli ultimi decenni per il numero e la qualità dei viaggi all’estero organizzati  in modo gratuito grazie ai fondi Erasmus, grazie alla lungimiranza della dirigente scolastica Maria Concetta Castorina e al lavoro dei docenti, in primis di Paola Moroni.

Oltre al Ruiz sono in totale quattro le scuole riconosciute come “role model” in Sicilia: gli istituti Buttitta di Bagheria, Barcellona Medi di Messina, Pascanino di Marsala e comprensivo  Gabelli di  Catania, tutte sono state invitate a partecipare, nei giorni scorsi, al teatro Politeama di Palermo al seminario internazionale “First step first” dedicato al tema inclusione e diversità in Erasmus+, organizzato dall’Indire in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia e con l’Agenzia nazionale Erasmus+ rumena.

Il seminario si è poi articolato in workshop pomeridiani durante i quali la dirigente scolastica, Maria Concetta Castorina, è stata protagonista di un talk rivolto a docenti e dirigenti sulle azioni e le strategie per rendere le scuole sempre più internazionali e presentare progetti Erasmus di qualità.

Questo riconoscimento ci rende orgogliosi – ha dichiarato la dirigente scolastica – e nel contempo rappresenta un monito per proseguire il processo già avviato da anni verso l’internazionalizzazione della scuola in un‘ottica di globalizzazione e multiculturalità. Un processo che passa attraverso importanti traguardi come l’approvazione dell’Accreditamento Erasmus, la partecipazione al Consorzio Erasmus Regione Sicilia, il certificato europeo di eTwinning School, l’implementazione di progetti Pon e Pcto all’estero, la collaborazione con Intercultura, che si è concretizzato nel 2016 nel premio “Scuola più interculturale di Italia”, il titolo di  scuola ambasciatrice del Parlamento Europeo”.

A riprova di ciò il Ruiz ha appena concluso la prima mobilità dell’anno, il meeting relativo al progetto Erasmus+ “Sport is fun”, che ha visto la partecipazione di quindici studenti del Ruiz e di altrettanti allievi tedeschi dell’Albert Magnus Gymnasium di Viersen, ospitati ad Augusta per cinque giorni. Gli studenti coinvolti sono stati Giulia Piazza, Cristian Amara, Agnese Spinali, Carla Bellistri Carla di 4BL, Teresa Mennella, Amanda Briganti, Valerio Anfuso, Giulio Brozzu di 3QL, Andrea Casinotti, Flavio Di Matteo, Gaia Palumbo di 3BL, Giulia Budonaro, Martina Vincioni, Luisa Caramagno di 2QL, Carla Spinali di 3BT.

La mobilità, coordinata dalle insegnante Paola Moroni e Marinella Strazzulla, ha avuto le finalità di promuovere lo sport come strumento per favorire l’inclusione sociale tra adolescenti provenienti da contesti culturali e socioeconomici diversi, incoraggiando il rispetto reciproco e la cooperazione e di migliorare le capacità degli studenti nella comunicazione in lingua inglese.

Per sei giorni i trenta studenti hanno condiviso tanti momenti didattici e ludici come  la visita della città di Catania, il benvenuto istituzionale a palazzo di città da parte del sindaco Giuseppe Di Mare, la gara di orienteering a Villa Bellini, grazie al docente Pietro Greco, referente regionale della Federazione italiana sport  orienteering: una veleggiata dentro il porto Xifonio fino alla cala Ser Paolo, grazie alla disponibilità della Lega navale italiana della sezione Augusta-Brucoli e dei suoi soci,  in particolare il presidente Andrea Neri, Vincenzo Sicuso, Michele Accolla e Salvatore  Sapia, attività sportive  a scuola di tiro con l’arco e beach volley, ma anche  un giro a Siracusa, alla scoperta delle sue bellezze archeologiche e dell’Expo;  e infine al Farewell party, che in realtà è stato solo un arrivederci alla prossima mobilità.


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