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Augusta, resta invariata l’Imu per il 2025: via libera dal Consiglio

Atto approvato dalla sola maggioranza con il no del consigliere Pd Triberio per il quale si potevano ridurre le aliquote già al massimo da anni, riduzione difficile per il sindaco Di Mare

Resta invariata per il 2025 l’aliquota dell’Imu. Lo ha deciso il Consiglio comunale che ha approvato la proposta del Comune  con i soli voti della maggioranza e il no del consigliere di opposizione Giancarlo Triberio. Si è trattato di un adempimento previsto dalla legge, da adottarsi entro il 31 dicembre di quest’anno, e non “si fa altro che confermare le aliquote già dallo scorso anno che, erano a loro volta, la conferma delle aliquote dell’anno precedente, al fine di assicurare gli equilibri di bilancio” come ha sottolineato in aula la responsabile del secondo settore del Comune Chiara Carrabino.

L’aliquota è  al massimo dai diversi anni, dai tempi cioè del  dissesto e il sindaco Di Mare, intervenendo dopo  il consigliere comunale del Pd Triberio che aveva chiesto  se si poteva  aumentare, ha detto che “l’avvocato Carrabino ha usato la parola magica, salvaguardare gli equilibri di bilancio. In questo momento è difficile pensare ad una diminuzione di questa imposta. Tra l’altro l’Imu non viene incassato per gran parte dai comuni ma è una tassa che è condivisa con lo Stato, quindi è veramente difficile immaginare la riduzione dell’ Imu ad oggi”. Ma per Tiberio l’equilibrio di bilancio “si poteva mantenere lo stesso abbassando l’Imu e andando ad agevolare i cittadini che con il dissesto hanno pagato le tasse al massimo.  Ci sono tante disponibilità economiche e tanti finanziamenti e si poteva benissimo mantenere l’equilibrio di bilancio prendendo da un altro capitolo, e magari dandolo all’Imu  per ridurre anche simbolicamente e dare un messaggio ai cittadini. Voi invece vi trincerate dietro il solito tecnicismo all’equilibrio di bilancio, per questo voto contrario”. –ha concluso l’esponente dell’opposizione.

Le aliquote Imu, quindi, per il 2025 così come per il 2024 sono pari a 10,6 0 per  mille per tutti gli immobili ad esclusione di quelle adibiti ad abitazione principale e relativa pertinenza;  aliquota ridotta nella misura del 5 per mille con detrazione di 200 euro per gli immobili adibiti ad abitazione principale e delle pertinenze della stessa, classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A9; 10,60 per mille per tutti gli immobili catastati nelle categorie catastali del gruppo D ad eccezione di quelli esentati ex legge; 1,00 per mille per tutti i fabbricati rurali ad uso strumentale.

Queste stesse aliquote sono valide, quindi, anche per l’anno in corso e la scadenza per il 2024 è prevista per il prossimo 16 dicembre. Si ricorda che l’Imu va pagata su tutti gli immobili posseduti ad eccezione delle abitazioni principali e dei terreni agricoli condotti direttamente da imprenditori agricoli professionisti iscritti negli elenchi della previdenza agricola e da coltivatori diretti


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