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Augusta, rete da pesca sequestrata dalla Capitaneria: multa di 2000 euro al trasgressore

I militari hanno rinvenuto una reta da posta che non può essere detenuta da pescatori non professionisti e ricordano che comunque  in porto è vietata la pesca

Ennesima rete da pesca, da posta, sequestrata nel fine settimana nel porto di Augusta, dalla Capitaneria di porto-Guardia costiera. Durante un’attività di pattugliamento marittimo effettuata nella rada la motovedetta Cp 879 della Guardia costiera  ha rinvenuto, a pelo d’acqua, una rete da pesca, da posta. La rete, di circa 100 metri, è stata issata a bordo e sottoposta a sequestro da parte dei militari, mentre al trasgressore, fermato, è stata comminata una sanzione amministrativa di circa 2.000 euro per pesca in zona vietata e per utilizzo di attrezzi non consentiti per un pescatore non professionale.

La Capitaneria ricorda che tali attrezzi non possono essere né utilizzati né detenuti da coloro che, essendo privi della prevista licenza, non sono abilitati ad esercitare la pesca professionale ed, in ogni caso, si rimarca che l’attività di pesca in ambito portuale è vietata, sia ai pescatori professionisti che ai dilettanti, giacché si corre il rischio che finiscano sulle tavole dei consumatori prodotti ittici insalubri.

Rimane sempre alta l’attenzione della Capitaneria di porto-Guardia costiera di Augusta, prestata per mezzo di una continua attività di vigilanza, mirata al contrasto delle condotte illecite, ed a tutela dell’ambiente. Tale attività si pone come obiettivo primario la salvaguardia dell’ecosistema marino che, soprattutto in prossimità della costa, risente pesantemente degli effetti di attività praticate in maniera irriguardosa delle norme e, soprattutto, potenzialmente pericolose per la collettività, quando esercitate in porto.

 


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