Il porto di Augusta si conferma snodo cruciale per l’economia siciliana e per lo sviluppo della logistica portuale nazionale. A ribadirlo è stato il presidente dell’Autorità portuale della Sicilia Orientale, Francesco Di Sarcina, nell’intervista rilasciata a SiracusaNews, dove ha delineato il presente e il futuro di uno degli scali più attivi del Mediterraneo.
“Abbiamo vinto il bando del Mase per le energie rinnovabili offshore – ha annunciato Di Sarcina –. Augusta, assieme a Taranto, è stata individuata come porto strategico per la costruzione dei nuovi impianti eolici galleggianti”. Un riconoscimento che apre a opportunità enormi per il territorio, con ricadute in termini di lavoro, innovazione e posizionamento internazionale.
Le turbine eoliche galleggianti, strutture di oltre 60 metri di lato e con un pescaggio di 9 metri, richiederanno spazi adeguati, fondali profondi e banchine attrezzate. “Non possiamo portare questi componenti in collina – ha spiegato Di Sarcina –. Serve riorganizzare al meglio l’attività portuale e accelerare sugli ampliamenti in corso. Abbiamo le banchine tutte piene, c’è una domanda crescente, e dobbiamo farci trovare pronti”.
Parallelamente, procedono i lavori sulla nuova darsena commerciale e sul molo trapezoidale: “Contiamo di terminarlo entro la fine dell’anno – ha confermato –. È un’opera fondamentale per aumentare la capacità operativa del porto e attrarre nuovi traffici”.
Quanto alle criticità, non manca un riferimento alle gru del terminal container, al centro di un complesso intervento di riparazione: “Purtroppo stiamo scoprendo che mancano i progetti originali, ci troviamo a dover rimediare a errori del passato: la cabina non entra tra i binari, le dimensioni non coincidono. Ora tocca a noi rimettere tutto a posto, ma segnaleremo quanto è necessario alle autorità competenti”.
Di Sarcina ha anche confermato l’avanzamento dei lavori sulla nuova banchina container, con l’obiettivo di renderla operativa nel più breve tempo possibile, così come l’interesse per le nuove concessioni, in particolare per traffici legati alle rinfuse.
Il presidente dell’Adsp ha affrontato con chiarezza anche la questione dei rilievi formulati dall’Autorità Nazionale Anticorruzione in merito al bando di project financing da 25 anni per la gestione di 44 servizi di interesse generale nei porti di Catania e Augusta. Secondo quanto spiegato da Di Sarcina, il bando nasceva da una proposta progettuale di un soggetto privato, come previsto dal Codice degli Appalti, per migliorare la qualità dei servizi nei porti con investimenti privati. Anac aveva sollevato inizialmente 16 osservazioni, molte delle quali, spiega Di Sarcina, sono state archiviate dopo un anno di ispezioni e approfondimenti. Restano in piedi quattro rilievi di natura tecnica relativi al bando – non al progetto in sé, né alla procedura – su cui l’Autorità Portuale sta riflettendo. “Non penso sia sano che una istituzione vada contro un’altra istituzione come Anac – ha detto il presidente – per questo ho deciso di accogliere i rilievi e ritirare il bando in quella forma, senza però accantonare l’idea”.
Di Sarcina ha confermato l’interesse a portare avanti il progetto, rivedendolo sulla base delle indicazioni Anac. Ha anche chiarito che l’intenzione resta quella di migliorare la qualità del sistema portuale senza ledere la trasparenza o le regole di concorrenza. In conclusione, nessuno stop definitivo, ma una fase di valutazione tecnica e giuridica per comprendere come reimpostare il percorso, salvaguardando il progetto e correggendo le eventuali imprecisioni.
L’orizzonte, insomma, è tracciato: Augusta si candida a essere protagonista nella transizione energetica e nella logistica del futuro. Ma come ha sottolineato Di Sarcina, “serve una classe dirigente capace di dialogare e portare a terra i progetti, senza scontri ma con visione”.
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