In tendenza

Augusta, soppressione comprensivo Todaro: l’amministrazione ricorre al Cga

Sarà impugnata la sentenza del Tar di Palermo che, lo scorso 29 luglio, ha disposto la soppressione del terzo istituto comprensivo Todaro e il suo accorpamento tra i tre istituti comprensivi cittadini

L’amministrazione impugna davanti al Cga la sentenza del Tar di Palermo che, lo scorso 29 luglio, ha rigettato il ricorso del Comune contro la soppressione del terzo istituto comprensivo Todaro e la sua suddivisione tra i tre istituti comprensivi cittadini nell’ambito del Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno scolastico 2024/2025.

Lo ha deciso ieri la giunta con propria delibera, estendendo la rappresentanza e la difesa dell’Ente anche per il secondo grado di giudizio al raggruppamento temporaneo di professionisti che si è aggiudicato i servizi legali del Comune e che ha già difeso l’ente dinanzi al primo grado e dopo che l’avvocato Riccardo Schininà, già codifensore davanti al tribunale amministrativo, aveva evidenziato i possibili motivi di censura della sentenza.

Il ricorso al Cga era già stato preannunciato dal sindaco Giuseppe Di Mare, che ieri non era presente in giunta, all’indomani della sentenza del Tar che riportava quello che è stato definito un “errore macrosopico”  e cioè che la  soppressione del Todaro, insieme al Sant’Alessandra di Rosolini per compensare l’autonomia degli istituti di Canicattini Bagni e Ferla,  è stata approvata dalla Conferenza provinciale “anche con il voto favorevole del sindaco di Augusta”, mentre in quell’occasione  ad aver votato contro la proposta della conferenza provinciale e cioè contro la soppressione del Todaro erano stati  i tre primi cittadini di Avola, Melilli e Siracusa delegati dagli altri sindaci.

Come si ricorderà la perdita dell’autonomia dell’ormai ex terzo istituto comprensivo è stata decisa con un decreto dell’assessore regionale all’Istruzione e formazione  del 4 gennaio 2024 relativo al Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l’anno scolastico 2024/2025 che avrà già i suoi effetti a partire dal prossimo anno scolastico. In attesa della pronuncia del Cga di Palermo dei prossimi mesi, nell’ormai imminente inizio delle lezioni di settembre, la storica scuola della Borgata  non esiste più come istituzione e i suoi plessi sono stati cosi accorpati: “Saline” al primo comprensivo Principe di Napoli che ha sede all’Isola, il  Polivalente al quarto  istituto comprensivo Domenico Costa, con cui da sempre condivide l’immobile della Borgata e il plesso centrale di via Gramsci al   secondo istituto Orso Mario Corbino che si trova nel quartiere di Monte Tauro.

“Abbiamo ritenuto importante impugnare la sentenza del Tar davanti al Cga perchè -ha commentato Biagio Tribulato, assessore alla Pubblica istruzione- crediamo che la scuola Todaro sia una storica istituzione, che non può scomparire e che compito precipuo della politica è quello di difendere il proprio territorio sempre. Contrariamente a quanto è stato affermato da altre forze politiche, che hanno preferito vedersi da fuori tutta la vicenda del dimensionamento, che ha portato alla sentenza del Tar, abbiamo deciso di impugnare anche al secondo grado di giustizia amministrativa per confermare quanto era stato detto e quanto si evince dai verbali della conferenza provinciale. Ovvero che dalla delegazione di sindaci deputata a votare al tavolo provinciale e composta dai primi cittadini di Avola, Melilli e Siracusa, il Todaro veniva salvato. Nessuno ha mai detto di sopprimerlo, parlano gli atti e quest’ultimo dà maggior valore alla nostra difesa di un’istituzione storica, che si conferma di voler salvare con la decisione di ieri della giunta, a cui io ero presente e della quale stato uno dei maggiori fautori, insieme con il sindaco”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni