“Mi auguro che, in futuro, il sindaco, che è stato anch’egli consigliere comunale di opposizione, sia più rispettoso delle prerogative dei consiglieri di opposizione, lasciando ai cittadini la possibilità di farsi una libera opinione, nel contesto di un dibattito politico più sereno, scevro da eccessi e da attacchi personali”. A dirlo è il segretario del Partito democratico, Luca Vita dopo le esternazioni del sindaco Giuseppe Di Mare nei confronti del consigliere comunale del Partito democratico Giancarlo Triberio legata alla vicenda della soppressione del terzo istituto comprensivo Todaro.
Nell’esprimere, a nome di tutto il partito, solidarietà a Triberio il segretario del partito ritiene grave “l’attacco personale” portato avanti nei suoi confronti e sottolinea che a fronte di due provvedimenti certamente negativi per la città, quali il decreto con cui è stata disposta la soppressione del Todaro di Augusta e la sentenza con la quale il Tar ha rigettato il ricorso proposto dal Comune di Augusta, “è innegabile che i consiglieri di opposizione abbiano il diritto e, soprattutto, il dovere, di denunciare errori e mancanze a loro parere riconducibili agli amministratori in carica, di fronte a quelle che sono, evidentemente ed oggettivamente, due gravi sconfitte per la tutta città. Appare, pertanto anomalo che il sindaco – aggiunge- si stupisca e appaia addirittura infastidito dal fatto che il consigliere Triberio eserciti, nella sua dovuta autonomia, il mandato ricevuto dai cittadini di Augusta”.
Con riferimento, poi, all’attacco al Partito democratico reo, a dire del primo cittadino, di aver rovinato la città di Augusta, “sento di poter rispedire l’accusa al mittente, comprendendo pienamente le ragioni del nervosismo dell’ amministrazione. Infatti, il sindaco, tesserato di Fratelli d’Italia, circostanza che in questo caso appare tutt’altro che secondaria, non potendo coinvolgere i governi, nazionale e regionale, nella polemica non riesce a far di meglio che ricorrere ad una vuota retorica di parte. Tuttavia, vorrei ricordare al sindaco che esponenti del Pd della stagione a cui lui fa riferimento militano, tutt’oggi tra le sue fila, con tutte le conseguenze che dovrebbe trarne” – conclude
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