Un esposto alla Procura, per il tramite della Stazione dei Carabinieri e per denunciare l’ “indiscriminato” abbattimento degli alberi pluridecennali di piazza Piersanti Mattarella, è stato depositato stamattina dall’ associazione Piano terra e dal Coordinamento Punta Izzo possibile secondo i quali “l’intervento sta provocando l’ennesima perdita, ingiusta e dolorosa, di un prezioso polmone verde a beneficio della collettività”.
La rimozione delle piante, tra cui 24 imponenti ficus microcarpa e diverse palme nane chamaerops humilis, è in corso proprio in queste ore nell’ambito dei lavori di riqualificazione di una parte della Borgata che sono iniziati ieri e “si è scelto di distruggere queste piante a colpi di pala meccanica anziché prevederne la ricollocazione in area adiacente, così come peraltro veniva previsto dalla normativa vigente” per gli attivisti che ricordano che l’articolo 58 del regolamento edilizio comunale prescrive il generale divieto di abbattimento degli alberi ad alto fusto, imponendo che la rimozione, nei casi in cui non possa essere evitata, debba comunque essere “adeguatamente motivata da una relazione tecnica progettuale e agronomica ed è subordinata all’inserimento nel lotto di intervento, o in un’area vicina, individuata congiuntamente con il Comune, di un numero di esemplari adulti in relazione alla specie e all’età della pianta rimossa”.
Sempre secondo di firmatari dell’esposto i lavori di abbattimento sembrerebbero, inoltre, stridere con l’articolo 5 della direttiva europea “Uccelli”, recepita in Italia dalla legge 152 del 1992, che vieta i tagli e le potature di alberi, arbusti e siepi nel periodo della nidificazione degli uccelli, ossia tra marzo e agosto. “Vista la vicinanza al sito Natura 2000 delle Saline, l’intervento andava inoltre preventivamente assoggettato alla valutazione di incidenza ambientale, in ragione della funzione ecologica svolta da ficus e chamaerops humilis quali posatoi e luoghi di riparo e nidificazione per l’avifauna selvatica” – si legge in una nota che sottolinea che il paradosso è che la distruzione delle piante avviene nel quadro di un progetto di “parco urbano”, dal quale “ci si aspettava il prioritario obbiettivo di protezione, cura e potenziamento dell’esistente patrimonio arboreo comunale. Un progetto che sembra prevedere la messa a dimora di 63 nuovi alberi, ma che nel frattempo fa piazza pulita delle alberature esistenti, che sono longeve, in piena salute e anche più numerose”.
Gli ambientalisti ricordano che non è la prima volta che vengono abbattuti alberi ad Augusta, nel 2017 era avvenuto al parco dell’ hangar con l’abbattimento di oltre 100 eucalipti ordinato dalla Marina militare, ed è avvenuto più di recente con l’eliminazione degli alberi al campo fontana (eucalipti) e delle palme nane nei pressi del cantiere dell’ex piscina Turchio, l’anno scorso inoltre alcuni abbattimenti sono stati eseguiti dall’amministrazione tra Brucoli, Isola e Borgata, “ai danni di pini, acacie, eucalipti e altre specie arboree che erano sane, rigogliose e ben radicate”.
Con l’esposto depositato questa mattina, Piano terra e Punta Izzo possibile chiedono all’autorità giudiziaria di svolgere gli opportuni accertamenti sui fatti denunciati, valutando l’opportunità di disporre con urgenza il sequestro preventivo a fini cautelari dell’area di intervento, “allo scopo di evitare che i lavori possano portare a termine l’irrimediabile distruzione del complesso arboreo. All’amministrazione comunale rivolgiamo l’invito a fermare immediatamente gli abbattimenti in corso, in ossequio alla normativa vigente a tutela delle aree verdi pubbliche. Chiediamo inoltre di attivare la verifica del rispetto della dotazione minima di 15 mq di aree verdi per abitante, imposta dal D.M. 1444/68, rendendo altresì noto ai cittadini il censimento e il bilancio arboreo del Comune prima della scadenza naturale del mandato elettorale, così come prescritto dalla legge 10 del 2013” – conclude la nota.
Nessuna replica, al momento, da parte del sindaco Giuseppe Di Mare.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni