In tendenza

Augusta, Tari più equa per tutti se si recupera ad Agnone Bagni

Di Franco, presidente della filantropica “Umberto I” interviene sul  costo delle bollette della spazzatura che quest’anno è aumentato, per molti anche in maniera considerevole

Per ridurre a tutti i cittadini la Tari bisogna  censire e recuperare, con urgenza, il territorio di Agnone Bagni,  eliminare l’evasione, aumentare la differenziata e creare i Centri comunali di raccolta  (Ccr). Mimmo Di Franco, presidente della filantropica “Umberto I” interviene sul tema più che mai attuale del costo delle bollette della spazzatura che quest’anno è aumentato, per molti anche in maniera considerevole, ricordando che   nel 2020, il servizio che per legge è al 100% a carico del cittadino, era pari a circa 9,8 milioni di euro all’anno.

“Siamo arrivati quest’anno a pagare il servizio 13,8 milioni, considerato la mancanza di discariche e l’aumento del trasporto. O si faranno i termovalorizzatori di ultima generazione, che producono anche energia, oppure dobbiamo pagare, molto caro, il conferimento in altre regioni. A questo servono  proposte e azioni concrete”. – dice puntando sulla necessità di recupere, anche con un controllo incrociato con le utenze Enel,  il territorio di Agnone Bagni, che è una frazione di Augusta, con una spiaggia  che si estende dalla zona Castelluccio fino al fiume  san Leonardo e, dunque, i  residenti hanno il diritto di avere tutti i servizi.

“Per diversi secoli Agnone Bagni non è sempre stata legata ad Augusta. – aggiunge- Spesso è stata utilizzata anche dal vicino comune di Lentini,  come porto, da tutti chiamato “il caricatore”, per i suoi scambi commerciali, che proseguirono fino agli inizi del XIX secolo. Proprio per la presenza del suo porto, Agnone Bagni è stata trovata tantissime volte nelle cartine geografiche antiche, perché molto frequentata dai mercanti che la raggiungevano, sia via mare che via terra, per i loro affari. Agnone dista 20 km da Augusta, 14 km da Lentini e 11 da Carlentini. Inizialmente, negli anni 70 era una baraccopoli che, con le mareggiate  furono spazzate via ed al loro posto furono costruite, senza nessun criterio e controllo delle case che, dopo tanti anni, adesso risultano non regolari”.

Di Franco ricorda che la maggior parte dei residenti e dei proprietari di case della frazione marinara non è augustana, mancano i servizi essenziali, quali uffici di delegazione come Anagrafe, Vigili urbani, uno Sportello unico del cittadino né  si conosce l’esatto numero di persone che non pagano le tasse e che  durante l’amministrazione precedente si svolse di qualche riunione allargata ai sindaci di Lentini e Carlentini, alla presenza della Prefettura, per risolvere le criticità ma poi si non si è mai trovata la quadra.

“Bisogna, una volta per tutte e definitivamente, alla presenza del prefetto, del rappresentante degli enti locali, della Regione Sicilia, per proporre un recupero del territorio, regolarizzando le abitazione per dare a tutti i servizi. Molte persone -prosegue Di Franco- hanno già regolarizzato la loro posizione. Con i soldi incassati dalle sanatorie e conseguenti tasse si può amministrare, per bene, anche Agnone. Si potrebbe, in accordo con i sindaci interessati, fare un protocollo d’intesa con cui gestire i servizi. Non si possono caricare sulle spalle degli augustani ,tutti gli anni, le discariche estive di tutti coloro che, in estate, frequentano Agnone, accumulando sulla strada provinciale di nostra competenza, tonnellate e tonnellate di immondizia. Recuperando queste somme, si presume il 40% di evasione, quindi circa 3 milioni di euro, che c’è tra  Augusta, Monte e Agnone, possiamo parlare di Tari equa per tutti, pagando di meno. Tutto il resto sono solo chiacchiere e demagogia. Se non si riesce – conclude-  l’alternativa è, lanciando una provocazione, il ridisegno dei confini  creando Agnone Bagni un  Comune autonomo”. 

 

 


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni