“Assumevano” prestanome per le società pronte a fallire pagandoli tra i 50 e i 200 euro e “pescando” i nomi anche tra gli indigenti che frequentavano la mensa della Caritas. Così, secondo la Procura, i coniugi Bele – Armenia portavano avanti la rete di società pronta a frodare lo Stato attraverso grandi commesse della zona industriale (Isab, Priolo Servizi, Versalis,
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