È stato pubblicato, nei giorni scorsi, ed è disponibile alla biblioteca comunale “George Vallet” il libro realizzato da Maria Concetta Vaccaro in occasione del centenario della nascita del padre, l’ingegnere Giovanni Vaccaro. Il libro, come si legge nell’introduzione, “può essere utile per gli storici locali ma anche per tutti i cittadini di Augusta, in particolare i giovani, che nella lettura di questo testo, non solo informativo ma anche formativo, potrebbero trovare utili riferimenti di riflessione e accrescimento”.
Contiene una ricerca storico-archivistica di Ramona Vicchitto “Sviluppo industriale del porto di Augusta negli anni ‘50” che, attraverso l’analisi dei documenti rinvenuti, ripercorre le fasi della nascita e dello sviluppo delle attività commerciali ed industriali del porto di Augusta nel periodo che intercorre tra la fine della seconda guerra mondiale e gli anni ‘50.
L’articolo riporta, integralmente, diverse deliberazioni del Consiglio comunale di Augusta che evidenziano la piena consapevolezza degli amministratori locali sull’importanza che il porto di Augusta poteva rappresentare in campo europeo e documentano le iniziative poste in essere per favorirne lo sviluppo. L’autrice ricorda, tra l’altro, la partecipazione del Comune di Augusta, nel mese di aprile dell’anno 1957, alla 35° Fiera di Milano, con l’obiettivo di far conoscere agli operatori nazionali e internazionali le caratteristiche e le potenzialità del porto di Augusta. Era la prima volta che un’amministrazione comunale siciliana partecipava con un proprio stand alla Fiera campionaria di Milano.
Documenta, infine, le vicende sull’utilizzazione di personale dipendente da parte delle industrie Sincat e Cementerie di Augusta per le operazioni di carico e scarico merci dalle navi, escludendo così gli operatori portuali di Augusta. Vicende che portarono all’emanazione di due decreti ministeriali, che compromisero e spezzarono l’unità funzionale del porto con ripercussioni negative sullo sviluppo futuro e diedero origine a crescenti proteste, sfociate, poi, nello sciopero generale cittadino del 28 dicembre 1960.
Il libro comprende, inoltre, due articoli di Giovanni Vaccaro: uno, non completato, scritto nel 2006 sul travagliato iter della costruzione dell’ospedale “Emanuele Muscatello”, il secondo è un suo discorso elettorale per le elezioni comunali del 7 giugno 1970, nelle quali non risultò eletto, e che affronta alcune problematiche di natura urbanistica e analizza, con spirito critico, le modalità di sviluppo del polo industriale. Nella copertina dell’opuscolo elettorale l’ingegnere, con lungimiranza, scriveva: “conservatelo e rileggetelo in tempi sereni, c’è un po’ di storia di Augusta”.
In appendice, infine, brevi note autobiografiche di Giovanni Vaccaro tratte dal suo ultimo libro “Epicarmo Corbino – Autodidatta” e due articoli giornalistici. Il primo, di Barbara Tinè, pubblicato nel numero 1/2019 del notiziario dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Siracusa, “I figli di Archimede”, con il titolo: “Giovanni Vaccaro, settantanni di Ingegneria”; l’altro, di Sebastiano Salemi, pubblicato il 10 febbraio 2020 nel giornale “La Sicilia”: “Porto, un progetto visionario. Lo sviluppo del porto di Augusta in ambito nazionale lo si deve anche all’impegno di Giovanni Vaccaro, ingegnere e scrittore”.
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