Ha lasciato ieri il porto megarese con il suo carico di quasi sei mila tonnellate di “rifiuti” da naviglio militare la “Yacht express” , la nave battente bandiera olandese che ha imbarcato i natanti militari dismessi da tempo e che andranno in Turchia per essere riciclati. La “heavy lift vessel”, capace cioè di sollevare carichi molto pesanti, era arrivata in rada mercoledì scorso e sabato, nell’area a nord della rada, sono iniziate le operazioni di rimorchio e successivo imbarco dei cinque mezzi navali, che si sono concluse ieri.
Oltre le quattro corvette, Driade, Chimera, Sfinge, Fenice, già radiate negli anni scorsi, c’è anche il sommergibile della classe Toti “Mocenigo”, da anni in disarmo a Punta Cugno, intitolato all’ammiraglio della Serenissima Repubblica di Venezia, che nel XVII guidò la flotta nelle ripetute vittorie contro le navi turche, classificato ormai anche come un rifiuto e che non sarà, dunque, recuperato come possibile attrazione, cosi come auspicato negli anni passati. E come è accaduto invece per altri sommergibili, che hanno avuto più fortuna come il “gemello” S506 Enrico Toti, restaurato ed esposto a Milano nel Museo nazionale scienza e tecnologia “Leonardo da Vinci”.
Anche il sommergibile è, infatti, destinato alla rottamazione e al recupero del metallo probabilmente per altre navi che sarà effettuato nell’impianto della “Ege celik sanay ticaret”, in provincia di Smirne, in Turchia dove l’arrivo per la Yacht express è previsto per domani mattina.
Non è la prima volta che la nave autoaffondante Yacht express approda ad Augusta. Era già successo nell’agosto 2021 quando aveva imbarcato altre quattro unità dismesse della Marina militare, di stanza alla base megarese, che erano andate a finire nello stesso impianto in Turchia per essere demolite. Si tratta di una ex chiatta da sbarco (Moc), della ex nave cisterna porta acqua Brenta, del rimorchiatore Atlante e del sommergibile Bagnolini, già radiate dai registri della Difesa.
Foto di Seby Piazza
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